Preoccupazione diffusa e legittima per il costo dei dispositivi di protezione FFP2.
L'introduzione dell'ultimo decreto varato dal Governo, che prevede l'obbligo di indossare le mascherine FFP2 quando ci si trova al cinema, a teatro, sui mezzi pubblici o ad eventi sportivi, con lo scopo di contrastare la crescita di contagi dovuta alla diffusione dell'Omicron, rischia di pesare sul bilancio di molte famiglie, a causa del prezzo nettamente superiore di questi dispostivi rispetto a quelli più contenuti delle chirurgiche.
"C’è una preoccupazione diffusa e legittima per il costo dei dispositivi di protezione FFP2, che sommato tra i vari componenti del nucleo familiare, diventa tutt'altro che irrisorio. Una spesa in più che può diventare pesante e che potrebbe gravare soprattutto sulle tasche delle persone - giovani, anziani o famiglie - più in difficoltà ed economicamente già precarie - spiega l'Assessore alle Politiche per la Salute e la Protezione sociale Kristian Gianfreda – Credo che la Regione Emilia Romagna, che sta già producendo uno sforzo straordinario per il contrasto al Covid19, in sinergia con il Governo centrale, i sindacati e le associazioni di categoria, possa farsi promotrice di una misura ad hoc per calmierare i prezzi dei dispositivi FFp2, in primo luogo per evitare speculazioni o rincari e prezzi ingiustificati. Alcuni Paesi europei, ad esempio, hanno già provveduto a rendere gratuite queste tipologie di mascherine per i cittadini che hanno ricevuto il vaccino. Servirebbe un tetto massimo o prevedere la gratuità per chi non supera un certo reddito annuo per venire incontro alla collettività, scongiurando la possibilità che chi già sta affrontando un periodo economico non semplice si debba fare carico di altri oneri. È una questione di giustizia sociale, una misura per arginare la propagazione del virus e salvaguardare la salute della comunità, evitando al contempo di gravare sui cittadini più esposti”.