IL CONSIGLIO COMUNALE
PRESO ATTO
che le aggressioni terroristiche alle donne e ai bambini segnano una svolta drammatica, in un quadro internazionale gia’ difficilissimo e ora travolto da una spirale di violenza indiscriminata rivolta all’umanita’ tutta.
ATTESO CHE
La nostra concittadina Simona Pari, insieme a Simona Torretta ed i loro colleghi iracheni, e’ stata rapita. Le due operatrici umanitarie sono rimaste tra i pochi in Iraq, in quanto donne fortemente impegante in favore di una popolazione straziata e bisognosa di tutto. Donne coraggiose che si battono per la difesa dei diritti negati, soprattutto quelli dei bambini e delle donne, per affermare principi in cui fermamente credono: i principi della pace, della solidarieta’, della giustizia, della integrazione fra popoli e culture differenti, dell’autentica fratellanza.
RIBADITO
Che le due donne italiane erano in Iraq per fare cose semplici e fondamentali: aiutare donne e bambini a ritrovare la normalita’ negata dalla guerra, dalla dittatura, da anni di embargo, dal terrorismo, da una gerriglia permanente e feroce in cui l’intera nazione, gia’ cosi’ provata, si trova oggi dopo una guerra non ancora finita;
AFFERMATO CHE
Simona Pari e Simona Torretta appartengono alla parte piu’ sana della nostra societa’, che sono loro, e tutti quelli come loro, che dobbiamo coltivare, ascoltare, imitare, amare. Sono loro che dobbiamo proteggere. In un contesto che appare senza sbocco, nel teatro di una tragedia umanitaria senza precedenti, le due giovani donne hanno rischiato la loro stessa vita per una societa’ migliore, non dominata dagli interessi economici.
ATTESO CHE
Oggi dobbiamo seriamente interrogarci su come uscire da questa barbarie, su come recuperare la dignitqa’ negata, quella dei popoli disperati e oppressi dalla guerra e dal terrorismo, ma soprattutto su come recuperare la nostra umanita’.
Premesso quanto sopra il Consiglio Comunale di Rimini
CHIEDE
Di liberare le donne della pace, di liberare tutti gli ostaggi, che Simona e Simona siano restituite presto alle loro famiglie, alle loro madri, forti come le figlie.
CHIEDE
Al nostro governo di non lasciare nulla di intentato per giungere alla liberazione delle due cittadine italiane.
CHIEDE
La ferma condanna di ogni terrorismo e la fine dei bombardamenti in Iraq, che hanno di fatto determinato una recrudescenza della violenza che oggi `E incompatibile con qualsiasi dialogo.
IMPEGNA
Il Sindaco di avviare ogni possibile contatto con il Governo fino alla liberazione degli ostaggi, di avviare un impegno fortissimo per consolidare una profonda autentica cultura della pace, dell’affermazione e della difesa dei diritti nelle nostre citta’ e nel nostro territorio.
AUSPICA
L’affermazione di una cultura di convenienza civile, di amicizia, di fratellanza, di solidarieta’, di integrazione fra i popoli.
SI STRINGE
Con affetto e partecipazione alla famiglia di Simona Pari e alle famiglie degli altri operatori umanitari rapiti con lei in Iraq”.
2) di trasmettere l’Ordine del Giorno di cui al punto 1, tramite la Presidenza del Consiglio che provvede all’esecuzione del presente atto, al Sindaco.