Una cerimonia aperta alla Città, alle sue autorità, ai rappresentanti degli enti e associazioni cittadine, ma anche a tutti quei riminesi che vorranno unirsi a quel momento di festa e di orgoglio per Rimini che si svolgerà nel complesso degli Agostiniani, in via Cairoli.
Un'occasione, nel solco del progetto "il Palazzo si apre alla Città", per conoscere, oltre a quelle note come il Teatro degli Atti, parti dello straordinario patrimonio storico e architettonico di Rimini più nascoste e ancora poco conosciute a tanti riminesi come gli spazi in cui opera il Liceo musicale "Lettimi", il chiostro interno del complesso degli Agostiniani o la magia dello spazio temporaneo adiacente.
Quest'anno sono Gino Angelini e Paolo Rosa i due riminesi che verranno insigniti, il riconoscimento del Comune di Rimini ai concittadini che con la loro attività hanno onorato la Città di Rimini nel mondo. Uno chef di rango internazionale che ha saputo interpretare, proporre e raccontare attraverso l'enogastronomia la cultura romagnola e riminese negli Stati Uniti, Gino Angelini; un artista multimediale delle arti visive di fama internazionale, fondatore di Studio Azzurro, studioso e precursore della video-art, Paolo Rosa.
Una festa lunga un giorno, che si aprirà al Teatro degli Atti alle 17 col "Saluto di fine anno del Sindaco di Rimini" e proseguire col concerto per orchestra e coro dell'Istituto musicale Lettimi che dalle ore 21, in un altro luogo straordinario della città ricco di storia come la chiesa del Suffragio, eseguirà "Il Credo" di Vivaldi e altre musiche natalizie.
Gino Angelini
Gino Angelini, nato nel 1953 a San Clemente di Rimini, è una stella di prima grandezza della ristorazione italiana nel mondo. Dal 1995 emigrato in California, ha insegnato agli americani il gusto della cucina italiana semplice e autentica. La sua è una vocazione precoce: a soli 14 anni inizia l'apprendistato nella cucina del Grand Hotel di Rimini e a 23 anni è il più giovane chef al timone del ristorante di un hotel a 5 stelle.
Ha cucinato per personaggi del calibro di Papa Giovanni Paolo II e Francois Mitterand.
Conoscitore delle tecniche più elaborate, Gino Angelini predilige però una cucina più sobria e genuina, focalizzata sui prodotti e sul territorio, una cucina che non rinuncia a rinnovarsi, ma che non perde di vista la tradizione più verace. E sono questi i principi con i quali ha conquistatoanche i palati americani.
Nel 2007 Gino Angelini ha ricevuto Il Premio Artusi per la cucina in Casa Artusi.
Paolo Rosa
Nato a Rimini nel 1949, svolge la sua attività all'interno dello Studio Azzurro, un ambito di ricerca artistica sul video e sui nuovi linguaggi introdotti dalla tecnologia.
Dopo gli studi all'Accademia di Brera, si occupa di Arti Visive partecipando a varie esposizione. Si interessa di cinema dal 1979, anno in cui realizza il film Facce di festa (Mostra del Cinema di Venezia 1980).
Nello stesso periodo idea ed organizza insieme ad altri la prima rassegna "Filmmaker" a Milano.
Dal 1982 fa parte di Studio Azzurro. In questo ambito produttivo inizia insieme a Fabio Cirifino, Leonardo Sangiorgi e successivamente Stefano Roveda, un'attività di ricerca particolarmente indirizzata nel settore delle video ambientazioni.
Prosegue l'interesse per il cinema fondando con altri registi la cooperativa per la promozione del cinema indipendente "Indigena" con cui realizza il mediometraggio La variabile Felsen (1988) con Cochi Ponzoni, e il film-saggio Rimini Lux da materiali di repertorio dell'Istituto Luce(1993).
Da parecchi anni si interessa alle attuali problematiche dell'interattività e del multimediale realizzando una serie di "ambienti sensibili".
Per il suo lavoro ha conseguito vari riconoscimenti, tra cui: Premio Alinovi 1995; Premio Quadriennale 1996; Gran Premio Transmediale di Berlino 1998.