Il messaggio testualmente parlava di “4766 segnalazioni di sospette reazioni avverse”, che secondo i promotori della campagna informativa sarebbero state procurate dai vaccini e concludeva con lo slogan “Vaccini: quando c’è rischio, deve esserci scelta”.
L’esposto alla Procura di Rimini da parte del sindaco – che in base alle disposizioni di Legge riveste la funzione di autorità sanitaria per la comunità locale di riferimento - nasce dalla considerazione che la diffusione di tali messaggi possa contribuire a generare un clima di preoccupazione e di allarme nella popolazione in riferimento alle attività vaccinali che la Legge rende obbligatorie per le famiglie dei bambini.