"Una scrittura chiara, da adolescente: vorrei vedere tutto il mondo su uno stesso piano sociale.
È una pagina del diario di Sandra Sabattini. Il desiderio, messo su carta, di una ragazza riminese che domani sarà ufficialmente beata. Una esistenza straordinaria, nel nome della fede in Dio, che indica una strada lungo la quale ognuno di noi può (deve) camminare: il vivere a braccia spalancate. È l’impegno, l’altruismo, la solidarietà, che devono essere costanti compagni di viaggio di ogni vita. L’esempio di Sandra Sabattini ci chiama dunque alla responsabilità nei confronti dell’impegno e quindi, nell’accezione più nobile, del servizio pubblico. Agire, aprirsi, essere curiosi della vita, empatia verso l’altro sono gli elementi fondanti anche di un concetto di cittadinanza orientata verso il bene comune.
La beatificazione di Sandra Sabattini è una festa per la città, quella che crede e anche quella che non crede. Lo è ancora di più nel momento in cui la sua eccezionale figura diventa uno sprone per tutti noi all’impegno e a tendere verso un mondo che stia ‘sullo stesso piano sociale’. Rimini è un territorio in cui sono nate e operano da molti anni numerose esperienze di solidarietà e di ascolto e aiuto dei più deboli e dei più fragili. Vivono e lavorano ogni giorno in mezzo alla comunità, in mezzo a noi. Sono la dimostrazione che si può fare, che si possono vivere vite pensando al bene, al bene di tutti, spalancando le braccia.
Per questo domani è festa per Sandra. Per Rimini".