Con una lettera inviata il 30 settembre scorso, l’Amministrazione comunale si è rivolta alla Fondazione emiliano romagnola vittime di reati affinché intervenga a sostegno del piccolo Tamim
Con una lettera inviata il 30 settembre scorso, l’Amministrazione comunale si è rivolta alla Fondazione emiliano romagnola vittime di reati affinché intervenga a sostegno del piccolo Tamim, il bambino di 6 anni coinvolto dal drammatico episodio di violenza che si è registrato a Rimini lo scorso 11 settembre e che ha comportato il ferimento di altre quattro persone.
Un episodio che per la dinamica e le conseguenze ha sconvolto la comunità locale con eco anche sui media nazionali e che ha messo a rischio la vita di Tamim, salvato dopo un delicato intervento chirurgico all’Ospedale Infermi di Rimini. Sin dal primo momento l’Amministrazione comunale si è attivata e ha espresso la vicinanza e la solidarietà della comunità riminese alle vittime e in particolare alla famiglia del bambino, originaria del Bangladesh, che ha vissuto ore drammatiche prima che ne venisse finalmente sciolta la prognosi.
Sono stati immediatamente attivati i servizi sociali a supporto della famiglia, sia sotto il profilo pratico e logistico sia per quanto riguarda il sostegno psicologico necessario per un bambino e dei genitori colpiti da un atto di violenza così efferato e improvviso. Una situazione che ha portato l’Amministrazione a richiedere alla Fondazione di valutare “forme e i modi degli interventi ritenuti più opportuni per limitare, non solo nell’immediatezza, le situazioni di disagio personale, economico e sociale” subiti da Tamim e dalla sua famiglia.