È una giornata ricca di proposte quella prevista per giovedì 10 Febbraio in occasione del “Giorno del Ricordo”: dalla cerimonia presso la Biblioteca di Pietra sul molo, alla presentazione del bando per creare un archivio sugli esuli istriani, fiumani, dalmati, giunti nel territorio riminese, al dialogo sulla memoria e l’arte, all’installazione di Vittorio D’Augusta.
Inizia con la cerimonia commemorativa alla “Biblioteca di pietra” (ore 11), in forma ristretta, nel rispetto delle norme anti-covid-19, l’intensa giornata dedicata al “Giorno del Ricordo”, organizzata con l’obiettivo di fare della memoria delle foibe e dell’esodo istriano dalmata un’occasione di conoscenza storica, per tenere aperto il confronto fra le differenti memorie, ed evitare ogni forma di rimozione e strumentalizzazione.
Alle ore 17 (Sala della Cineteca) inizierà con i saluti della Vice-Sindaca Chiara Bellini e di Monica Paliaga, Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in rappresentanza delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani Dalmati, il pomeriggio dedicato alle fonti per la storia e alle parole e visioni dell’arte, che possono aprire nuovi varchi di comprensione, grazie alle tessiture dell’immaginazione e della creatività.
Sarà Oriana Maroni, presidente dell’Istituto storico di Rimini a presentare il progetto del Bando “Esodo. Dal confine orientale a Rimini”, curato insieme alla Biblioteca Gambalunga, per raccogliere diari, appunti, lettere, fotografie e testimonianze sugli esuli istriani fiumani, dalmati, giunti nel territorio riminese, con l’obiettivo di creare un archivio da conservare presso la Biblioteca civica Gambalunga, per favorire e sollecitare nuovi studi e ricerche, e progettare percorsi didattici. Il progetto è realizzato con la collaborazione Comune di Rimini, Attività di Educazione alla Memoria, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, del Comitato 10 febbraio e dell’Unione degli Istriani - Libera Provincia dell'Istria in Esilio.
“La pittura è un linguaggio perturbante, è un territorio di libertà, un’area di manovra per sguardi introspettivi”. Sono parole di Vittorio D’Augusta, l’artista riminese di origine fiumane, che da anni si è riavvicinato alla sua città d’origine, per riconoscerla e riconoscersi attraverso la pittura.
Ne parlerà nel dialogo intervista dal titolo “La memoria, l’arte, la memoria dell’arte” con Chiara Bellini e Oriana Maroni, che precederà l’inaugurazione, alle 18.30 della sua installazione intitolata “Ti verrà dietro la città”, ispirata da un verso di Costantino Kavafis (Galleria dell’Immagine). La ricerca di Vittorio D’Augusta nei labirinti della sua memoria si trasforma in un domandarsi su ciò che ognuno porta con sé nell’esilio, sull’altrui e nostro dolore. Diviene l’immagine di ogni migrazione o esilio. L’esposizione sarà visitabile fino al 20 febbraio 2022, tutti i giorni dalle ore 16 alle 19.
Ai partecipanti verrà fatto omaggio dell’opuscolo pubblicato a cura dell’Istituto storico e del Comune di Rimini, dedicato alla “Biblioteca di Pietra”, l’installazione ambientale ideata da Vittorio D’Augusta e fatta eseguire dal Comune di Rimini sulla diga del porto, per la Giornata del Ricordo 2014. Un segno e un desiderio di pacificazione affidato alle parole della lettura e della poesia, dedicato dai riminesi “agli esuli istriani fiumani dalmati, alle vittime dei conflitti di confine e delle foibe” dell’Alto Adriatico “area plurale di lingue tradizioni genti diverse”.
Sarà possibile seguire l'incontro in diretta streaming sul canale youtube dell'Istituto Storico Rimini
Per informazioni: istitutostoricorimini@gmail.com
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, richiesto Green Pass.