Le considerazioni sul convegno.
Il workshop a cui ho partecipato, con grande interesse, questa mattina (“Questo non è amore… Strategie e misure di contrasto alla violenza di genere “, organizzato dalla Questura di Rimini) è stato una ulteriore conferma dello straordinario lavoro che viene svolto a Rimini, da parte delle forze dell’ordine, della magistratura e del centro antiviolenza, nel contrasto alla violenza sulle donne. Un fenomeno pericolosamente in crescita e non solo perché - come qualcuno sarebbe portato a pensare - le donne sono più propense a sporgere denuncia rispetto al passato, ma proprio perché la donna, anche in virtù della sua emancipazione, continua a subire nuove forme di violenza e prevaricazione che sembrano accentuarsi anziché diminuire.
Unitamente al lavoro delle forze dell’ordine e dei centri antiviolenza, come amministrazione possiamo non solo sostenere in tutto e per tutto le loro attività, lavorando di concerto con coloro che in prima linea si battono per il contrasto alla violenza, ma dobbiamo soprattutto diffondere una vera cultura antiviolenta. Per questo ho intenzione di avviare una serie di attività per l’anno prossimo che coinvolgeranno le scuole e la cittadinanza, anche attraverso la Casa delle Donne, che dovrà ampliare e estendere le sue attività e le sue relazioni a tutti i livelli, a beneficio delle donne (e non solo) della città.