In dieci anni investiti quasi 22 milioni di euro sull’impiantistica, in progetto 6 nuovi playground diffusi e nuovi spazi outdoor per i ragazzi.
Il bilancio dell’attività dei due mandati, gli investimenti per il futuro, il sostegno alle società sportive per la ripresa in un contesto rivoluzionato dalle conseguenze della pandemia. Il Teatro Galli ha ospitato questa mattina la Consulta dello sport, il consueto appuntamento promosso dall’Amministrazione che ha chiamato a raccolta i principali rappresentanti del movimento sportivo. Un’occasione di confronto e quest’anno anche l’opportunità per l’assessore allo sport del comune di Rimini Gian Luca Brasini di tirare le fila di quanto realizzato negli ultimi dieci anni in termini di investimenti, promozione della pratica sportiva, sostegno alle associazioni e alle famiglie.
Il movimento dei praticanti: +60% dal 2012
Il primo importante risultato, che risponde ad uno dei principali obiettivi dell’Amministrazione, è la crescita del movimento dei praticanti e delle ore di utilizzo degli impianti sportivi comunali. Una crescita maturata in particolare tra il 2012 e il 2018, con un aumento di oltre il 60% delle “presenze atleti” (il rapporto tra numero di atleti e numero di volte in cui è stato utilizzo l’impianto”. Trend ovviamente crollato a picco nell’ultima stagione sportiva congelata dalla pandemia. Il calcio resta il primo sport per numero di atleti (intorno al 15% dei praticanti).
Impiantistica sportiva
L’aumento dei praticanti è strettamente legato all’importante investimento fatto sul fronte dell’impiantistica sportiva: negli ultimi dieci tra realizzazione di nuovi impianti, manutenzioni, acquisto arredi sono stati investiti 21,7 milioni di euro. Oltre alle nuove realizzazioni (ad esempio la Casa del Volley a Villaggio I maggio o la riqualificazione del centro di rugby e baseball a Rivabella), l’impegno è stato soprattutto nel mettere mano con interventi puntuali e mirati alle dotazioni degli impianti già presenti. Oltre due milioni e mezzo di euro sono stati investiti per la riqualificazione e l’adeguamento dei campi di calcio da quartiere, da Viserba Monte a Ina casa, da San Giuliano a Miramare, un patrimonio dal valore oltre che sportivo anche educativo e sociale. Importante anche l’impegno sulle palestre scolastiche così come sugli impianti principali, come il palasport Flaminio, i fondi per calcio e atletica dello stadio Romeo Neri, lo stadio del baseball. Il futuro vedrà la realizzazione della nuova piscina comunale, la cui progettazione definitiva ed esecutiva è in fase di affidamento.
Complessivamente sono 80 gli impianti sportivi gestiti dal comune, di cui 62 quelli in uso gestiti direttamente, 8 in gestione a terzi, dieci provinciali. Numeri a cui corrisponde anche un importante investimento di risorse, se si pensa che al netto della particolare fase emergenziale dell’ultimo biennio, la gestione degli impianti sportivi pesa per l’80% sulle spalle del Comune e solo per la restante parte sulle tariffe versate dagli utilizzatori degli impianti. In dieci anni per la sola gestione ordinaria degli impianti l’Amministrazione ha investito oltre 38 milioni di euro.
Da segnalare inoltre che l’87% degli impianti sportivi comunali è dotato di defibrillatore.
I nuovi playground
L’impiantistica outdoor ricopre un ruolo sempre più centrale nelle politiche di promozione dello sport. Rimini già da anni ha investito sulle strutture a cielo aperto e sull’incentivazione della pratica sportiva all’aperto, in un percorso di sviluppo e di nuova concezione degli spazi urbani che ha anticipato le nuove esigenze e le abitudini conseguenze della pandemia.
Nel 2021, verranno utilizzati fondi Covid per un importo complessivo di 250.000 euro per la riqualificazione e la realizzazione ex novo di alcuni playground nelle diverse zone della città. Nel dettaglio: parco Marecchia, via Pomposa, Viserba (parco Tartarughino), parco di Corpolò vicino la palestra, campo sintetico vicino palestra Di Duccio, via Bramante. A questi si aggiunge l’intervento sulla piastra tribune ospiti presso Stadio Romeo Neri.
A questi si aggiungono le palestre a cielo aperto del Parco del Mare: nella gara ora è in corso sono previste 6 isole fitness tra lungomare Tintori e Murri (tratti 1,2,3) e altre due sono già finanziate sul lungomare Spadazzi (tratto 8). Una dotazione che ha anche una connotazione turistica, andando a rafforzare Rimini come destinazione sportiva: un riconoscimento confermato dall’indice di sportività del sole 24 Ore, che ha visto la città crescere costantemente dal 2013 in poi, soprattutto in virtù della sua capacità di coniugare sport e turismo.
Gli spazi outdoor per le scuole
Parchi, impianti sportivi all'aperto, cortili di pertinenza delle scuole diventano spazi da riprogettare con l'obiettivo di ampliare l'offerta outdoor arricchendola con attrezzature leggere e amovibili. Con gli stanziamenti del Ministero dell’economia e delle finanze post COVID–19 l’Amministrazione ha destinato euro 200mila euro per acquisto attrezzature sportive per spazi outdoor, giardini e parchi: attrezzi per la psicomotricità per le scuole d’infanzia, attrezzi e impianti di minivolley, minibasket per le scuole primarie, impianti volley e basket, attrezzistica per percorsi di atletica e per attività motoria a corpo libero all'aperto per le scuole secondarie di I grado.
I progetti sportivi
Tanti i progetti messi a punto dall’Amministrazione a favore della diffusione della pratica sportiva e a sostegno delle tante società attive sul territorio. Un impegno che tra progetti consolidati, nuove iniziative e contributi a fondo perduto ha visto l’amministrazione investire in dieci anni circa 1.2 milioni di euro, suddivisi tra 707 mila euro assegnati alle società sportive (903) e circa 492 mila euro come contributi di cui hanno beneficiato 1.959 famiglie riminesi.
Dallo scorso anno il Comune propone il progetto “Back to sport”, un unico contenitore che racchiude tre iniziative (“Borsa di sport”, “Voucher associazioni sportive” e “Ripartiamo in sicurezza”) in continuità con le precedenti azioni messe in campo dall’Amministrazione, ma rimodulate alla luce delle nuove esigenze emerse con l’emergenza sanitaria.
La dichiarazione dell’assessore Gian Luca Brasini:
“Arriviamo a questo ultimo bilancio con alle spalle un anno e mezzo pesantissimo, che ha rischiato di compromettere il tessuto del nostro associazionismo sportivo, duramente colpito dalle chiusure e dal blocco delle attività causato dalla pandemia. In questi lunghi mesi l’Amministrazione ha provato a dare un sostegno a queste realtà, innanzitutto abbattendo le tariffe dell’utilizzo degli impianti sportivi per oltre il 60% e successivamente con una serie di azioni possibili attraverso fondi comunali regionali, statali per sostenere attività, progetti ed eventi. L’augurio è che dalla prossima stagione sportiva si possa tornare il più possibile alla normalità, con un utilizzo a pieno ritmo degli impianti e con il pubblico di nuovo sugli spalti e sulle tribune. La Rimini dello sport si prepara alla ripartenza forte di un movimento di praticanti cresciuto di oltre il 60% nel decennio, di una rete di impianti e campi diffusi indoor e outdoor sul territorio riqualificata e di tanti progetti per il futuro, a partire dalla nuova piscina comunale, passando per il potenziamento dei playground. Faccio un ringraziamento ai tanti presidenti, dirigenti, appassionati, con cui in questi anni l’assessorato allo Sport ha collaborato. Pur se non sono mancati gli ostacoli, crediamo di essere riusciti a giocare di squadra”.