A Spadarolo e Viserba i due siti individuati nella proposta.
Il Comune di Rimini ha presentato ieri 9 febbraio la domanda al bando promosso dalla Regione Emilia Romagna che prevede l’assegnazione di contributi economici per incentivare la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Un’opportunità a cui il Comune di Rimini ha deciso subito di aderire, candidando un proprio progetto, per due zone distinte della città, per la creazione di questo nuovo modello di produzione e consumo condiviso di energia da fonti rinnovabili.
Nella proposta elaborata dall’amministrazione comunale sono stati individuati, in sinergia con Acer, due aree: la prima è a Spadarolo e coinvolge gli edifici che compongono il complesso residenziale via Darwin-via Einstein e la scuola e l’annessa palestra di via Mirandola. Il secondo sito è stato individuato a Viserba, nel complesso residenziale di via Padre Igino Lega. Su questi edifici è possibile installare degli impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di circa 250 kW. Una capacità in grado di rispondere alle esigenze che si possono stimare – a titolo solo esemplificativo - nell’ordine di un centinaio di famiglie costituite da tre componenti ciascuna.
Le Comunità Energetica Rinnovabile nascono con l’obiettivo prioritario di fornire benefici ambientali, economici o sociali alla comunità o ai membri ed al territorio in cui opera e non quello di realizzare profitti finanziari. Vi possono partecipare persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali, del terzo settore o autorità locali purché ubicate nello stesso Comune dove si trova l’impianto di generazione. Il bando promosso dalla regione, in attuazione del programma regionale FESR 2021-2027, va a sostenere questo innovativo modello di produzione energetica sostenibile attraverso la concessione di contributi economici che contribuiscono a coprire i costi per la predisposizione degli studi di fattibilità delle Comunità Energetica Rinnovabile e per la costituzione delle stesse.
“L’iniziativa sarà presto raccontata nel territorio - sottolinea l’assessore all’Ambiente Anna Montini – per spiegare ai cittadini i vantaggi in termini ambientali ed economici della partecipazione alla Comunità energetiche rinnovabili. Una volta realizzate, la partecipazione, sarà su base volontaria, ma dando priorità alle famiglie con disagio economico, che non avrebbero la possibilità di installare un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile per proprio conto. Come Comune inoltre stiamo valutando la fattibilità di ulteriori Comunità Energetiche Rinnovabili nel territorio, sulla base della ricognizione che abbiamo effettuato già nei mesi scorsi sugli edifici di proprietà comunale. Già da tempo infatti stiamo lavorando per creare le condizioni affinché nella nostra città possano svilupparsi progetti innovativi che mirino alla produzione e consumo di energie da fonti rinnovabili e che contribuiscono a traguardarci verso l’auspicata autosufficienza energetica. I benefici economici generati da iniziative di questo tipo sono uno strumento concreto per ridurre il peso delle bollette, hanno grandi vantaggi ambientale e rappresentano anche un modello virtuoso di lavoro che responsabilizza la comunità nel confronto dei consumi energetici e mette insieme famiglie, imprese, enti territoriali”.