Al via i lavori di manutenzione in tre immobili destinati a diventare Nodi territoriali di salute
Il Comune di Rimini continua a investire sulla sanità territoriale, con un progetto che punta a rendere più capillari e accessibili i servizi di assistenza. Nel corso dell’ultima seduta di giunta, l’amministrazione comunale ha dato infatti il via libera all'avvio della manutenzione straordinaria di tre immobili destinati a diventare le sedi operative dei cosiddetti ‘Nodi territoriali di salute’. Quest’ultimi, per la precisione, si configurano come presidi sociosanitari all’avanguardia e di ultima concezione pensati per affiancare il lavoro delle Case di Comunità e dei medici di base, implementando la rete dei luoghi dedicati alla cura e alla promozione del benessere psicofisico delle persone.
In particolare, gli immobili interessati da questi lavori di restyling sono tre: uno presso il plesso scolastico di via Gambalunga, l’altro presso il centro civico di via Bidente e l’altro negli uffici del settore sociale di via Perticara. I primi due sono di proprietà comunale, mentre il terzo è stato preso in locazione dal Comune, ma tutti pensati come locali per ospitare i nodi di salute, con una serie di interventi che prevede un adeguamento degli spazi funzionale a rispondere alle esigenze operative.
Il finanziamento complessivo dell’operazione è di 200 mila euro, con l’obiettivo di migliorare le condizioni degli immobili in oggetto, allineandoli alle attività richieste e garantendo la loro conformità agli standard urbanistici, energetici e di sicurezza previsti.
Questi futuri Nodi territoriali di salute si aggiungono a quello di Miramare in cui è cominciata da un anno la sperimentazione, andando a concretizzare e accelerare ulteriormente questo progetto frutto di una collaborazione tra il Comune, il Distretto sociosanitario di Rimini, l’Ausl Romagna e l’Università di Bologna che ha il fine di realizzare sul territorio un totale di 12 Nodi distribuiti strategicamente in diverse aree del comune, organizzate in ‘microzone’.
In ciascuna di queste aree, infatti, sorgerà un Nodo appunto, ovvero un presidio multidisciplinare che unisce operatori sanitari, sociali ed educativi in un lavoro di squadra tra sanità, sociale e terzo settore, e con il coinvolgimento dei medici di medicina generale presenti nei territori. In queste strutture le competenze sanitarie e sociali si incontrano per garantire ai cittadini un supporto completo e personalizzato, grazie a una gamma di servizi che spazia dalla mappatura e analisi dei bisogni dei cittadini fino agli interventi a domicilio.
“Con questo intervento confermiamo l’impegno dell’amministrazione comunale verso una sanità integrata e a vocazione territoriale, favorendo il coordinamento tra i diversi livelli di assistenza e rafforzando la rete dei servizi di prossimità - è il commento congiunto dell’assessore alla protezione sociale, Kristian Gianfreda, e dell’assessore ai lavori pubblici, Mattia Morolli -. Abbiamo deciso di lavorare su strutture già esistenti, riqualificandole e rendendole più moderne e idonee alla attività che vi verranno svolte, puntando su un bacino di strutture di assistenza ben distribuite in tutte le aree della città, allo scopo di rendere i servizi erogati sempre più vicini a casa e a misura di persone”.