Solo nel 2018 sono state 1.600 le domande presentate a Rimini per poter usufruire dei sussidi del reddito di inclusione (REI) e il reddito di solidarietà (RES); 600 le famiglie che hanno beneficiato dei contributi previsti.
Come noto, si tratta di due strumenti di contrasto alla povertà (uno specifico della Regione Emilia-Romagna, il Res, uno di scala nazionale, il Rei) che stanno già svolgendo, concretamente, un supporto a favore di coloro che in questi anni di dura crisi sono rimasti più indietro. Indicativamente, i contributi del REI per una famiglia di di 5 membri può arrivare ad euro 485,41 mentre il RES assegna 110,00 euro al primo componente del nucleo e una quota a scalare per ogni componente ulteriore della famiglia.
“Per quanto riguarda gli strumenti di sostegno al reddito e contrasto alla povertà, Io parto – commenta Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – dal concreto di esperienze come quella che da anni stiamo portando avanti a Rimini ed in Emilia-Romagna, con il reddito di inclusione (REI) e il reddito di solidarietà (RES). Sono due strumenti, certamente parziali e perfettibili, che senza tanti proclami, ma grande concretezza, stanno già aiutando le famiglie più in difficoltà. Strumenti che vengono gestiti in maniera complessa e approfondita, anche con l'aiuto delle assistenti sociali, in grado di gestire anche le variabili sociali, umani e psicologiche delle famiglie in difficoltà. Sono sempre più convinta infatti che su aspetti così delicati della vita di tante persone non servono proclami o utopie politiche più o meno realizzabili, ma servizi dove ci si sporca le mani, come i nostri”.