Welfare: la Giunta autorizza il Comune di Rimini a partecipare al progetto “Emilia-Romagna terra d'asilo”

e al fondo ministeriale FAMI (Asilo, Immigrazione e Integrazione). Più di 500 quelli ospitati in provincia di Rimini
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La Giunta del Comune di Rimini, con due delibere approvate nel corso dell'ultima seduta, autorizza la partecipazione dell'Amministrazione Comunale al progetto regionale “Emilia Romagna, terra d'asilo” e la presentazione dei progetti per partecipare al finanziamento all'interno del Fondo  FAMI (Asilo, Immigrazione e Integrazione) 2014 – 2020.

Si tratta di diverse opportunità di finanziamento per progetti che a vario titolo riguardano l'universo migranti, con alcune specifiche inerenti i profughi e i rifugiati.

Attualmente, nel territorio della provincia di Rimini , sono più di 500 le persone ospitate nei centri di aggoglienza, di cui il 60% nel territorio del Comune di Rimini; ad esse si aggiungono altri 54 posti inseriti nella rete comunale degli SPRAR del Comune di Rimini (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), di cui 14 minori.

Il Comune di Rimini ha aderito fin dal 2007 al progetto regionale “Emilia Romagna – terra d’asilo”, che coordina gli Enti Locali impegnati nell'accoglienza, ed è titolare di un progetto di accoglienza integrata SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati)  per il triennio 2014-2016, denominato “Rimini Porto sicuro” e, per il 2016, di un progetto denominato “Karibu a Rimini”, mirato all’accoglienza di minori.

Più in generale il progetto “Emilia Romagna - Terra d’Asilo” ha come obiettivi il raccordo ed integrazione dei diversi sistema di accoglienza attualmente attivi, partendo da una accurata ricognizione dei diversi sistemi territoriali,  elaborare un sistema di indicatori/elementi utili a individuare punti di forza e criticità  in direzione di una azione di sistema “unificato” e monitorare lo stato dell’arte regionale rispetto ai percorsi di accoglienza diffusa,con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati, alle vittime o potenziali vittime di tratta ed ai richiedenti asilo in condizioni di vulnerabilità.

Per quanto riguarda invece la seconda delibera, si tratta della partecipazione del  Comune di Rimini agli avvisi pubblici indetti dal Ministero dell'Interno, sul Fondo FAMI, finalizzati alla realizzazione di interventi di accoglienza e integrazione rivolti alla popolazione migrante, come corsi di alfabetizzazione e di formazione.

“Si tratta dell'adesione a due diverse tipologie di finanziamento e progettazione – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini – in grado di promuovere alcune attività per il sostegno, l'accoglienza, la formazione e la progressiva autonomia dei migranti. A Rimini abbiamo diverse buone prassi e siamo attivamente partecipi sia alla rete regionale che a quella nazionale, con la quale interagiamo quotidianamente. Non si tratta solo di fare la propria parte come territorio, o di adempiere a delle indicazioni burocratiche, ma di partecipare con convinzione, e da protagonisti, ad un insieme di progetti di tipo sociale e formativo in grado di portare risorse e fondi a sostegno dell'integrazione dei migranti ospiti nel nostro territorio”.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:55