"Voci dai fondi, la Biblioteca raccontata": venerdì 4 maggio. Rimini “scientifica” dialoga con l’Europa con STEFANO DE CAROLIS

Iano Planco segreto: storia di una ricerca fra le carte della Gambalunga.
Data di pubblicazione

La rassegna “Voci dai fondi. La biblioteca raccontata” prosegue venerdì 4 maggio, puntando la sua lente di ingrandimento sul’700, il secolo in cui Rimini, piccola città del chiuso Stato Pontificio, conobbe un periodo di grande vivacità culturale, grazie alla diffusione di una moderna mentalità scientifica basata sulla ragione, sulla sperimentazione e  ricerca scientifica.  Fra i protagonisti, Giovanni Bianchi (1693-1775), alias Iano Planco, lo scienziato dalle eccezionali doti intellettuali, dedito in particolare alle scienze mediche e naturali, che aveva trasformato la sua casa (ove riaprì l’Accademia dei Lincei morta sessant’anni prima a Roma) in una scuola e in un museo di storia naturale ed antiquaria, e adibito una costruzione vicino al mare a luogo di osservazione astronomica, meteorologica e marina. Nella sua scuola si affrontarono tematiche scientifiche e di medicina, ma si insegnarono anche le lingue e le letterature classiche, l’archeologia e la storia patria; si formarono numerosi intellettuali, tra cui: Giovanni Antonio Battarra, il cardinale Giuseppe Garampi, Michele Rosa, Giovanni Cristofano Amaduzzi, Gaetano Marini.  Ne parlerà venerdì 4 maggio, il medico e storico della medicina  Stefano De Carolis, che con  la conversazione su Iano Planco segreto: storia di una ricerca fra le carte della Gambalunga, illustrerà il suo lungo (e ormai concluso) lavoro di ricerca,  e alcuni particolari – rigorosamente scelti fra quelli più singolari e curiosi – che da quella ricerca sono riemersi.  

Nota biografica

Stefano De Carolis, nato a Rimini nel 1959, è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna e specializzato in Geriatria e Gerontologia presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Dirigente Medico di I livello presso l’Unità Operativa Anziani e Disabili fisici e sensoriali dell’Azienda U.S.L. della Romagna (ambito di Rimini), è Responsabile del Centro per i disturbi cognitivi e demenze (CDCD) di Rimini.

Appassionato cultore di storia della medicina, è Socio della Società Italiana di Storia della Medicina (S.I.S.M.) e della International Society for the History of Medicine (I.S.H.M.). Da febbraio 2016 è Coordinatore dell’area Storia della medicina, Grandi medici romagnoli e Divulgazione scientifica del Gruppo Cultura A.U.S.L. Romagna; da novembre 2016 è Direttore della Scuola di Storia della medicina dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Rimini.

È autore di 71 pubblicazioni medico-scientifiche e di 50 pubblicazioni di storia della medicina.

A Giovanni Bianchi ha dedicato la mostra «Iano Planco Ariminensi Medico Celeberrimo». Uno scienziato riminese nell’Europa del Settecento” (17-30 aprile 1999) e il volume “Giovanni Bianchi. Medico Primario di Rimini ed archiatra pontificio”, scritto in collaborazione con Angelo Turchini e pubblicato per i tipi dell’Editore Pazzini sempre nel 1999. Entrambe le iniziative sono state volute e sostenute dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Rimini, nato nel 1993, e nel cui logo l’effigie del Bianchi compare fin dall’origine.

  

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:45