Il Sindaco di Rimini ha infatti firmato, nella sua veste di autorità locale in materia igienico sanitaria, lordinanza con cui è vietato consentire la permanenza a uso abitativo in condizioni di sovraffollamento, ovvero quando il rapporto tra il numero degli occupanti e la superficie comporti un pregiudizio per la salute e il benessere degli stessi occupanti.
Una situazione ha commentato il Comandante della polizia municipale Vasco Talenti che emerge quando i nostri agenti, in collaborazione con il personale del Dipartimento di Sanità Pubblica o di altre Forze dell'Ordine, effettuano sopralluoghi congiunti quando vi è la richiesta di ricongiungimento famigliare da parte di un cittadino straniero, che per questo deve dimostrare la disponibilità di un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari nonché la sua idoneità abitativa.
E indubbio infatti è la premessa dellordinanza - che la condizione abitativa sia un elemento essenziale nella determinazione del grado dintegrazione di ogni persona e dei nuclei famigliari nella collettività e che, pertanto, debba essere tutelata una condizione dell'abitare complessivamente rispettosa della dignità dell'individuo.
Ed è proprio durante questi sopralluoghi che il personale ha riscontrato sempre più spesso condizioni di sovraffollamento abitativo che, come conseguenza, può comportare un pregiudizio per la salute e il benessere degli stessi occupanti.
Con questa ordinanza, il Comune di Rimini ha quindi ritenuto, specie alla vigilia della stagione estiva, di dover dotarsi di uno strumento normativo a contrasto del fenomeno prevedendo, nel caso di sovraffollamento abitativo, una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro, con pagamento previsto in misura ridotta di 50 euro per ogni persona in eccedenza rispetto ai parametri indicati dal decreto ministeriale del 5 luglio 1975 e dal Regolamento Comunale di Igiene.