'Un'offesa alla Città di Rimini'

La decisione di annullare la cena dei Ministri di venerdì 3 ottobre è, secondo gli amministratori riminesi, 'un atto di grave ineducazione istituzionale'
Data di pubblicazione
Dichiarazione congiunta della Giunta della Provincia di Rimini e della Giunta del Comune di Rimini: 'Esprimiamo sconcerto, stupore e irritazione per la decisione- presa senza consultare alcun amministratore locale- di annullare la cena dei Ministri al Palazzo dell'Arengo in quanto rappresenta a nostro avviso un atto di grave ineducazione istituzionale e un'offesa gratuita all'intera Città di Rimini. I fatti sono di una chiarezza cristallina e li riepiloghiamo in estrema sintesi. Nelle scorse settimane, su richiesta del Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale, il Comune e la Provincia di Rimini si erano prontamente attivate per organizzare- sulla base di un accordo sottoscritto con il Ministero dell'Istruzione- un'iniziativa di prestigio che avrebbe portato a Rimini 28 ministri in rappresentanza di altrettanti Paesi europei. Le modalità organizzative stabilite allora, a partire dal delicato tema della sicurezza, sono state rispettate in ogni loro parte, essendo i referenti locali pressoché quotidianamente in contatto con la Direzione regionale scolastica, il Ministero dell'Istruzione e l'Ufficio Territoriale del Governo. Non solo: nella seduta del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e nelle successive riunioni operative tra le forze dell'ordine nessuno aveva mai sollevato la benché minima preoccupazione circa una eventuale cancellazione dell'evento per cause riferibili a rischi per l'incolumità di alcuno. L'ottimo lavoro portato avanti dagli enti locali e dalle forze dell'ordine aveva anche consentito di individuare un'intesa affinché cittadini e forze sindacali e politiche riminesi manifestassero contemporaneamente e legittimamente il loro dissenso in maniera pacifica e civile, nella piena sicurezza di residenti e ospiti. Di fronte a tutto ciò, non sono pervenute a tutt'oggi alla Provincia e al Comune di Rimini motivate argomentazioni circa la decisione di procedere all'annullamento: è un fatto gravissimo e scorretto nei confronti di tutti coloro i quali- ribadiamo, seguendo alla lettera le indicazioni ministeriali- si erano adoperati perché l'evento si svolgesse nel migliore dei modi. E non sembri una beffa se oggi rivolgiamo sinceramente il nostro ringraziamento a tutti coloro i quali- a partire dalle forze dell'ordine e dall'Ufficio territoriale del Governo, essi stessi del tutto tenuti all'oscuro e inconsapevoli dell'inaspettata decisione - si erano messi all'opera per garantire lo svolgimento di un evento cancellato con decisione immotivata e unilaterale. Chiediamo formalmente al Ministero dell'Istruzione di spiegare i motivi di questa decisione di una gravità forse non ben percepita dai suoi stessi rappresentanti. Da parte nostra attiveremo tutti i canali istituzionali affinché sia riparata ufficialmente questa offesa immotivata nei confronti di una città che, ancora una volta, ha dato un limpido esempio di ospitalità ai più alti livelli, libero confronto e espressione di idee. Una lezione, viste come sono andate le cose, di cui qualcun altro- e non Rimini- dovrebbe far tesoro in futuro.'

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:18