22,24% di studenti “stranieri” e 45% dei corsi di studio internazionali
Data di pubblicazione
Una crescita percentuale continua che nell’anno concluso ha superato anche la soglia del 22% (22,24% per la precisione), dopo che l’anno precedente si era assestata tra il 21% e il 22% e solo fino al 2022 si aggirava sotto quota 20%.
Sono i numeri che certificano il Campus Unibo di Rimini come la sede con la più alta percentuale di studenti da fuori Italia. Quella locale è la punta di diamante di una attrattività internazionale che contraddistingue l’intera Emilia-Romagna che, con i suoi diversi atenei, si connota come regione italiana con il maggior numeri di studenti fuori confine.
Rimini diventa attrattiva anche per l’alta percentuale di corsi di studio internazionali, il 45%, e per la forte connessione con il mercato del lavoro globale, il che porta mediamente l’82% degli studenti riminesi a trovare il lavoro ad un anno dalla laurea.
Tanti i corsi interamente svolti in inglese che hanno già portato al titolo studenti italiani ed internazionali, tra cui la recente Pharmacy, i Fashion studies di moda, la Wellnes, sport and health legata a scienze motorie e i tanti legati agli studi economici e turistici, a partire dalla laurea Economics of Tourism and Cities fino alle diverse magistrali come management Economics of Tourism and Cities , Resource Economics and Sustainable Development e quelle dedicate più complessivamente al management.
“Quella internazionale - spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega all’università del Comune di Rimini - è una caratterizzazione in cui si innestano positivamente le rispettive vocazioni di Unibo e della città di Rimini; Il Campus di Rimini ne è la sintesi virtuosa. A prescindere dalle singole peculiarità, Comune e Unibo sono impegnate a promuovere innovazione e a favorire tramite servizi e strutture un apprendimento interdisciplinare. La scelta dell’internazionalità richiede ovviamente un diverso approccio e più servizi di sostegno, come corsi di italiano, servizi di supporto psicologico, strumenti per comprendere non solo lingue ma anche culture e modi di vivere diversi. Una scelta forte che l’Amministrazione comunale ha sostenuto dall’inizio e che sta dando i suoi frutti, certificati anche dal recente ingresso nella compagine di Unirimini di nuovi soci ”.