A fare il punto sono state tutte le realtà che attuano il progetto ‘Unità di strada senza fissa dimora’, a partire dell’associazione capofila ‘Comunità PG23’, la ‘Caritas Rimini’, la ‘Croce Rossa Italiana’, comitato provinciale di Rimini e l’associazione ‘Rumori sinistri’. Sono circa settanta i senza fissa dimora che presenti a Rimini. Nel corso dell’incontro Sono state decise alcune modalità operative in grado di poter coniugare la continuità del servizio con le prescrizioni sanitarie necessarie emanate dal Governo.
“C’è chi a casa ci rimarrebbe, volentieri, se solo ne avesse una. Abbiamo fatto il punto – spiega Gloria Lisi – valutando le nuove necessità emerse alla luce dell’emergenza Covid19. I servizi continuano, ma vanno valutate tutte le garanzie necessarie. In un momento come questo, da soli, facciamo fatica, per questo ogni volontario e ogni azione di solidarietà diventa ancora più prezioso per non lasciare solo nessuno”.