Un tour inaspettato fra “sogni, disegni e rinascite”: parte da Rimini il primo viaggio del progetto Artribune Travel

Appassionati d’arte e cultura, collezionisti e professionisti in viaggio a Rimini accompagnati dal team di Artribune.

Data di pubblicazione

E’ partito da Rimini ‘Artribune travel’, il nuovo progetto che la più diffusa rivista d’arte d’Italia propone ai propri lettori per condurli alla scoperta di musei, gallerie, fondazioni, spazi del contemporaneo, studi d’artista, manifatture, street art e soprattutto luoghi non battuti dalle tradizionali agenzie di viaggio, con l’obbiettivo di incontrare i protagonisti e il dietro le quinte del fermento culturale del luogo.

E il primo viaggio ‘particolare’ che ha trasformato i contenuti del giornale in esperienze di scoperta reali ha mosso i suoi passi da “un territorio al centro di una rigenerazione – scrive nel suo reportage la giornalista di Artribune e accompagnatrice del viaggio, Marta Santacatterina - quella stessa rigenerazione fondata sulla bellezza e auspicata già da Tonino Guerra nei primi anni Ottanta, quando il poeta inviava agli amministratori locali degli avvisi per migliorare le città dell’entroterra, renderle vivibili e piacevoli in modo da accogliere quel turismo che non si accontenta solo delle spiagge”.

Il titolo del programma di viaggio a Rimini era “sogni, disegni e rinascite” e per evocare il primo argomento è bastato un nome: Fellini.

L’itinerario visitato dagli ospiti di Artribune Travel ha toccato quindi i punti salienti della città dove vive ancora oggi l’atmosfera felliniana, in primis soggiornando nel mitico Grand Hotel che si affaccia proprio su piazza Federico Fellini. E in un hotel così, uno splendido cinque stelle superior, anche i sogni dei temerari viaggiatori sono stati senza dubbio piacevoli…  La seconda tappa all’insegna di Fellini è Castel Sismondo, sede principale del Fellini Museum. Inaugurato nell’agosto 2021, può vantare prestigiosi nomi nella curatela del progetto (Marco Bertozzi e Anna Villari) e un vero e proprio mito dell’arte contemporanea per ciò che riguarda l’allestimento: questo si deve infatti a Studio Azzurro che, come al solito, ha intersecato suggestione, multimedialità, interattività e rispetto per le fonti. L’esperienza nelle sale del maniero è stata tra l’altro accompagnata dal prezioso commento di Marco Leonetti, responsabile Cineteca e Museo Fellini del Comune di Rimini. Attraversata piazza Malatesta, dove si evoca la pista di 8 ½, con i viaggiatori si è raggiunto Palazzo Valloni, sede del cinema Fulgor (ricordate Amarcord?) e della seconda parte del Fellini Museum.

Il fil rouge del disegno ha portato i compagni di viaggio nell’atelier di Roberto Paci Dalò e nello studio di Masimo Pulini, già assessore alla cultura del comune di Rimini, studioso e docente di disegno e di pittura antica, artista affermato che lavora proprio ispirandosi e reinterpretando in chiave contemporanea e con tecniche inconsuete le figure dei dipinti del Cinque e Seicento.

Infine, il tema della rinascita è stato esplorato attraverso “il restauro del Teatro Galli, la sistemazione dell’area attorno a Castel Sismondo, l’avveniristico Parco del Mare e lo spazio verde, la Piazza sull’Acqua, accanto al ponte di Tiberio e l’apertura del Part, un nuovo museo permanente che ora accoglie la collezione d’arte contemporanea di San Patrignano; una raccolta destinata ad arricchirsi di nuove opere”.

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Ultimo aggiornamento

30/11/2024, 00:10