Dichiarazione del Vice Sindaco, Maurizio Melucci: “All’indomani del ‘ponte’ del 25 aprile, vale la pena porre una serie di riflessioni su fatti, prospettive e problematiche registrate in giornate che hanno confermato la Riviera di Rimini indiscutibile punto di riferimento del turismo nazionale. Cominciando, però, da un sincero ringraziamento rivolto soprattutto al Corpo della Polizia Municipale, alle Forze dell’Ordine e a tutti coloro i quali hanno permesso con il loro operato altamente professionale di contenere al massimo i disagi in un week end come non se ne ricordavano da moltissimi anni sia per flusso di ospiti che per quantità di eventi programmati. E’ ora di considerare parte integrante del ‘sistema Rimini’ anche questi servizi la cui importanza diventa ancora più evidente nel momento in cui maggiori sono gli arrivi e le presenze. A Pasqua come nell’ultimo ‘ponte’ il dato complessivo scaturito è che hanno lavorato a pieno regime tutti i singoli settori dell’industria della vacanza. E’ la conferma della perenne percezione positiva del nostro territorio all’esterno, della capacità di creare e organizzare continuamente occasioni di incontro e della solidità complessiva di un sistema arricchito da infrastrutture strategiche che, ogni giorno che passa, mostrano sempre più la loro centralità. Il risultato colto dalla Riviera di Rimini in questa primavera non va esaltato oltre ogni entusiasmo ma neanche offuscato per eccesso di criticità; a mano che non si venga a dire che le code e i rallentamenti del controesodo del 25 aprile si siano concentrati solo sulla linea Cattolica- Riccione- Rimini- Bellaria e non in tutto il Centro- Nord Italia. Dopo il mesto clima con il quale si era chiusa la stagione 2004, i segnali colti in questo avvio di 2005 sono confortanti e rappresentano un’iniezione di fiducia di cui, francamente, tutti avevamo bisogno. Detto questo i problemi non vanno nascosti sotto il tappeto. Di fronte a un eccezionale flusso di turisti come quello registrato in questa primavera emergono le deficienze della media e grande viabilità. Per una coincidenza, è di oggi la proposta (non nuova) del Ministro Tremonti di vendere le spiagge ai privati per destinare risorse all’infrastrutturazione strategica turistica nel Sud Italia. Non è per appartenenza territoriale che dico: si tratta di un progetto demenziale. Chiunque possiede un minimo di infarinatura tecnica sa che il primo intervento sulla mobilità turistica nazionale deve essere fatto a nord, vale a dire là dove giungono più consistenti dall’estero i flussi di ospiti. E’ palese l’inadeguatezza di una rete viaria statale e autostradale ancora tarata sui flussi degli anni ’50, è clamorosamente evidente la mancanza di innovazione nel settore: è assente il trasporto ferroviario in alta velocità e ogni altro sistema alternativo è inesistente o quasi. Se Tremonti e il Governo hanno come obiettivo quello di sostenere l’industria turistica attraverso investimenti strutturali… beh, senza prodursi in voli pindarici qui ci sono già un Trc, una terza corsia autostradale, una complanare e migliorie radicali alla Statale 16 da realizzare. E aspettano da tempo di essere realizzate.”