Un piano straordinario a sostegno dell’economia, delle imprese, dell’occupazione: nell’assestamento di bilancio sette milioni di interventi tra sgravi e agevolazioni.

Tari: sconti del 25/30% per le aziende chiuse per il lockdown con un’attenzione alle attività stagionali
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Sette milioni di euro per dare un supporto alle piccole e medie imprese della città, alle prese in questa difficile fase economica segnata dalle conseguenze del Covid. E’ questo il cuore della manovra di assestamento di bilancio del Comune di Rimini e che prevede una robusta iniezione di agevolazioni a sostegno del tessuto economico cittadino e della relativa occupazione, alle prese con la ripartenza e che chiede liquidità.

“Nel giorno del tax day nazionale, con la conferma di tutte le scadenze contributive, il Comune di Rimini mette in campo un piano straordinario che va a dare una risposta concreta alle esigenze delle nostre attività imprenditoriali – spiega l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – ll nostro territorio ha bisogno di risposte immediate e non possiamo permetterci di aspettare l’intervento dello Stato, che ad oggi attraverso il  Decreto Cura Italia e il Decreto Rilancio ha contribuito per un terzo al nostro fabbisogno di risposte. Oggi interveniamo attraverso le risorse del nostro bilancio con una manovra coraggiosa, che vogliamo approvare nei termini del 31 luglio e senza approfittare della proroga concessa agli enti locali per la presentazione del bilancio. Il nostro obiettivo è dare continuità aziendale e occupazionale alle imprese per un territorio che meglio di altri sta reggendo l’urto della crisi”.

Si tratta della ‘fase 1’ del piano, a cui seguirà una seconda tranche di interventi, “tra settembre e ottobre – aggiunge l’assessore Brasini – mirati questa volta alle famiglie. In autunno infatti avremo anche con più chiarezza il quadro delle esigenze e dei fabbisogni della nostra comunità”.

Tari

E’ sul fronte delle agevolazioni Tari l’azione più consistente dell’Amministrazione. Oltre all’invarianza delle tariffe rispetto al 2019, si è deciso di introdurre una serie di sgravi del valore complessivo di 3,4 milioni di euro, rivolti a quelle imprese che hanno dovuto sospendere per mesi la propria attività o alle imprese stagionali che hanno dovuto rinviare l’apertura. Nello specifico lo sconto non sarà costituito solo dalla riduzione della quota legata ai costi variabili (ad esempio i minori rifiuti prodotti) e non riguarderà solo i giorni di chiusura dell’attività (come invece indicato nella delibera dell’Autorità di regolazione ARERA), ma sarà parametrato ad un periodo più lungo, riguarderà l’intera tassa e sarà modulato in modo particolare per le attività stagionali.

Grazie ad un complesso e approfondito lavoro condotto dagli uffici, si sono suddivise le utenze non domestiche in diverse tipologie, incrociando i codici Ateco alle categorie tariffarie, prevedendo sconti in bolletta che vanno dal 25% al 30% per quelle attività costrette ad un periodo di chiusura più lungo. Le utenze coinvolte sono 11.263, per uno sconto totale concesso alle aziende costrette alla chiusura dalla pandemia che ammonta appunto a 3,4 milioni.

Per le imprese stagionali, invece, che già usufruiscono da Regolamento comunale TARI di uno sconto del 15% e del 25% a seconda dei giorni di chiusura, l’ipotesi proposta è relativa al passaggio, per tutte, ad uno sconto del 30%, per complessivi 700.000 euro circa. In vista dei maggiori fondi che dovrebbero essere stanziati per i Comuni, si sta valutando l’incremento di tali aiuti, soprattutto per le attività stagionali e balneari, il cui risultato è condizionato da una stagione estiva “più corta” e con minori presenze turistiche.

La manovra straordinaria prevista nell’assestamento di Bilancio prevede poi un ulteriore slittamento delle scadenze, rinviando al 30 settembre la prima rata della Tari e al 31 agosto la Cosap.


Cosap e Imu

E’ di circa 1,4 milioni l’investimento del Comune di Rimini per alleggerire il Canone di occupazione di suolo pubblico alle imprese. Come noto infatti l’Amministrazione, grazie al progetto Rimini open space, ha anticipato e integrato il provvedimento del governo - che esenta i titolari dei pubblici esercizi al pagamento della tassa per gli ampliamenti degli spazi dei propri locali - prevedendo anche il dimezzamento del canone per il suolo pubblico già utilizzato. Un meccanismo che ha consentito a centinaia di operatori di avere l’opportunità di offrire un servizio in grado di rispettare le misure di prevenzione necessarie in questa fase di convivenza col Covid, a garanzia della salute dei clienti e dei lavoratori.
Da non dimenticare inoltre, a sostegno delle aziende, la conferma in blocco di tutte le agevolazioni sull’Imu (capannoni industriali, opifici, terreni agricoli, beni merce, rurali strumentali) per un totale di mancate entrate per il Comune di circa 770mila euro.

Investimenti

Con la manovra di assestamento di bilancio si conferma anche la volontà del Comune di non arretrare sul tema degli investimenti sulle opere pubbliche, che direttamente e indirettamente concorrono a supportare imprese. Ai 118 milioni di euro di opere già finanziate, si aggiungono ulteriori 2 milioni e mezzo a finanziamento delle perizie suppletive sui Lungomari Tintori e Spadazzi, della riqualificazione dei Viali delle Regine, della manutenzione degli edifici comunali e degli impianti sportivi, degli interventi alla scogliera di San Giuliano mare per 250 mila euro, della perizia suppletiva del Lungomare Spadazzi per 200 mila euro e del completamento della scuola Montessori per 130 mila euro.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:34