Un arresto e oltre 3000 euro di sanzioni a tutela della sicurezza stradale

Il bilancio degli ultimi controlli della Polizia Municipale.
Data di pubblicazione

Viaggiava con una carta di identità fasulla spacciandosi per cittadino rumeno, e quindi comunitario, ma in realtà era di nazionalità ucraina. Un reato che la legge punisce con la reclusione da uno a quattro anni. L’uomo è stato scoperto dagli agenti della Polizia municipale di Rimini nel corso dell’attività ad ampio raggio svolta nei giorni scorsi per la sicurezza del territorio, che ha visto impegnati una ventina di uomini e donne dei vari reparti e distaccamenti territoriali.

L’ucraino è stato individuato a bordo di un veicolo condotto da un italiano, fermato per un servizio di controllo dalla Municipale. Agli agenti ha esibito una carta di identità rumena che a un attento esame si è rivelata falsa. Il sedicente rumeno è stato sottoposto ai rilievi di legge per stabilirne la reale identità, scoprendone così la nazionalità ucraina. E’ stato quindi arrestato in flagranza di reato, visto l’utilizzo di documenti falsi utilizzabili per soggiornare e spostarsi nei vari paesi dell’Unione europea.

Processato con rito direttissimo, l’ucraino è stato condannato ad un anno di carcere con sospensione della pena, così da permetterne l’espulsione immediata mediante accompagnamento alla frontiera aerea.

Le attività di controllo svolte dalla Polizia municipale hanno riguardato ancora una volta anche la tutela del consumatore. Sono stati effettuati sopralluoghi in una decina di attività commerciali ed acquisiti elementi per verificare, tramite lo Sportello unico per le imprese, l’effettiva regolarità di esercizio ed il rispetto delle norme a garanzia della qualità dei prodotti. Sono continuati inoltre i controlli sul rispetto degli orari per quanto riguarda le emissioni sonore.

Attenzione è stata dedicata, infine, al rispetto delle norme sulla sicurezza stradale. Decine le auto e le moto controllate e significative le violazioni riscontrate: un paio di manovre di svolta vietate, nella zona del ponte della Resistenza, una velocità pericolosa in prossimità di intersezione (compiuta da un neopatentato, con conseguente perdita di 10 punti), una mancata revisione periodica di un autocarro. Accertate anche violazioni per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza, per il mancato funzionamento delle luci di posizione e una per il passaggio con semaforo rosso ad opera di un minorenne su un ciclomotore. In questo caso commettere un’analoga violazione entro due anni comporterà la sospensione del documento di guida per un periodo da uno a tre mesi.

Nei controlli sono caduti anche un italiano sessantenne che era alla guida di un ciclomotore senza avere mai conseguito la patente di guida (sanzione amministrativa di 542 € e fermo amministrativo del ciclomotore per 60 giorni) e un cittadino albanese che conduceva un ciclomotore nonostante la sospensione della patente. La sanzione, stabilita dalla Prefettura, in questo caso va da 1.842 e i 7.369 €, con fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi e revoca della patente.

Complessivamente è stato di oltre 3000 € l’importo delle sanzioni per le violazioni al Codice della strada, più una cinquantina di punti da sottrarre alle varie patenti.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:10