Tre parole per riflettere sull'universo giovanile

Morte, Desiderio, Futuro i tre temi scelti dal curatore, Vittorino Andreoli, per sostenere questo progetto 'della città e per la città'
Data di pubblicazione
Gli incontri programmati per la giornata di venerdì 20 marzo 2003 tra il Professor Vittorino Andreoli e gli operatori dei centri giovanili e parrocchiali riminesi (una cinquantina in tutto le adesioni) aprono ufficialmente la fase operativa del Progetto Educazione Familiare 2003, curato dal Professor Andreoli e organizzato dall'Assessorato ai Servizi Sociali e Sanità del Comune di Rimini. Nel corrente anno l’Assessorato ai Servizi Sociali e Sanità del Comune di Rimini- valutando la situazione del mondo giovanile del territorio di Rimini al di là dei recenti fatti di cronaca- ritiene opportuno intraprendere un’azione che possa essere di aiuto e supporto principalmente alle famiglie ma non di meno agli insegnanti nelle scuole e agli educatori presenti nelle varie tipologie di gruppi di giovani. Sinora ogni progetto parziale tarato in esclusiva sui giovani, si è dimostrato nei fatti poco utile, poiché generalmente lo sforzo si inserisce alla fine in un clima di freddezza, tra rimandi e messaggi contraddittori rispetto a quello impartito. Occorre coinvolgere tutte le componenti di una comunità e dunque trasformare un progetto “per i giovani” in un progetto “per la città” di cui una componente fondamentale è quella giovanile. Questa affermazione prende maggior consistenza quando si fa riferimento a comportamenti devianti, la cui analisi ha sempre condotto, oltre che alla responsabilità dei singoli (i giovani), anche a co-responsabilità di altri componenti la comunità. Nel caso specifico la consapevolezza è comunque una: l'iniziativa dell'Assessorato ai Servizi Sociali non può ma nemmeno vuole essere una risposta definitiva ai problemi, bensì uno strumento concreto da utilizzare, rivolto a tutta la cittadinanza quale indicazione di un metodo di prevenzione del disagio ed educazione all’agio. Un metodo studiato attraverso una ricerca approfondita del Professor Vittorino Andreoli svolta con il Ministero della Salute e qui riproposto tenendo conto delle caratteristiche peculiari della realtà riminese. I contenuti Il progetto si basa sull’educazione (vera prevenzione). Affrontare temi comportamentali specifici e contemporaneamente coinvolgere tutta la società in maniera che un’affermazione trovi sostegno, esempi, e dunque un rinforzo capace di trasformarla in azione; una convinzione in comportamento. Il progetto si rivolge alle scuole come ambito in cui avviene in maniera importante quell’incontro tra il singolo e la società il cui risultato è il comportamento; fondamentale dunque che le scuole diventino luogo di esperienza e laboratorio di socializzazione all’interno del quale si fa apprendimento e ricerca su come apprendere. Il progetto avrà durata di un anno per poter verificare l’esito dell’intervento. Da alcune ricerche si evidenzia che i comportamenti devianti estremi si coniugano con una mancata educazione su alcuni temi centrali: la percezione del futuro, la percezione della morte, la percezione del desiderio. Questi tre temi saranno il punto di partenza su cui l’intera collettività pone la propria attenzione e per un anno lavora e riflette. Criteri operativi - Creazione di un Gruppo di Governo che coordini le azioni e i momenti di riflessione sui contenuti del Progetto, valutandone gli effetti; - Il Gruppo di Governo presieduto dal Prof. Vittorino Andreoli, prevede la presenza di rappresentanti di più ambiti della comunità del territorio (scuola, parrocchie, Cooperative sociali con forte ruolo educativo nei confronti dei giovani, Responsabili di Progetti rivolti ai ragazzi con disagio); - Presentazione del progetto alle scuole scegliendo alcune classi di Istituti diversi e impegnando direttamente i rispettivi insegnanti, alunni e genitori; - Organizzazione di momenti pubblici aperti a tutta la collettività; - Campagna di comunicazione con l'obiettivo di dare maggior significato e diffusione al progetto. Fasi del progetto e loro durata: Fase 1 – definizione del progetto di dettaglio e presentazione dello stesso alle istituzioni e alla collettività; periodo previsto: 2 mesi; Fase 2 - attività di ricerca all’interno dei gruppi giovanili (classi scolastiche, gruppi parrocchiali etc.) e dei genitori; periodo previsto: da 6 a 8 mesi; Fase 3 – verifica dei risultati e valutazione dell’efficacia del progetto; periodo previsto: 2 mesi. Utenza coinvolta: - i ragazzi coinvolti nei laboratori specificamente individuati (alcune classi degli Istituti scolastici, alcuni gruppi parrocchiali, ragazzi di ambiti ove sia presente un educatore) - insegnanti ed educatori che lavorano con i giovani; - genitori dei ragazzi coinvolti direttamente, un particolare percorso sarà individuato anche per i genitori dei bambini frequentanti la scuola materna); - l'intera collettività riminese. Prossimi incontri: - 7 aprile 2003 incontri con gli insegnanti delle scuole materne (hanno aderito in 39); - 8 aprile 2003 incontri con i professori delle Scuole Medie Superiori (hanno aderito in 20). Note biografiche su Vittorino Andreoli Vittorino Andreoli, nato a Verona nel 1940, si laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Padova con una tesi di Patologia Generale sotto la guida del prof. Massimo Aloisi. Continua la ricerca sperimentale presso l'Istituto di Farmacologia dell'Università di Milano, dedicandosi interamente allo studio dell'encefalo. In particolare alla correlazione tra biologia dell'encefalo e comportamento animale e umano. Lavora in Inghilterra a Cambridge al Department of Biochemistry e successivamente negli Stati Uniti: prima alla Cornell Medical College di New York e successivamente alla Harvard University, con il professor Seymour Kety direttore dei Psychiatric Laboratories e della Cattedra di Biological Psychiatry. In questo periodo si evidenzia decisamente il suo interesse per il comportamento nella sua dimensione patologica e si dedica alla psichiatria al suo rientro in Italia. E' specialista in Psichiatria e in Neurologia. Consegue la Libera docenza in Farmacologia e Tossicologia. Nel 1972 diventa Primario di psichiatria e da allora ha esercitato la professione nell'ambito delle strutture pubbliche con i diversi cambiamenti succedutisi dal punto di vista dei sistemi di assistenza al malato di mente. E' co-fondatore e primo Segretario della Società Italiana di Psichiatria Biologica. Ha presieduto per molti anni Session on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association di cui attualmente è President of Honour. Fondatore e, per 20 anni, co-direttore dei Quaderni Italiani di Psichiatria. Membro italiano al Safety Working Party della The European Agency for the evaluation of Medicinal Products dal 1998 al 2001 Docente di 'Psicologia generale' e di 'Psicologia della crescita' presso l'Università del Molise negli anni 1998 -2001. Opere principali: ' La terza via della psichiatria', Mondadori ,1980 ' La Norma e la scelta', Mondadori ,1984 ' Il linguaggio grafico della follia', Masson ,1969 'Un secolo di Follia', Rizzoli, 1991 'Istruzioni per essere normali', Rizzoli ,1999 'La violenza', Rizzoli,1993 ' Voglia di ammazzare', Rizzoli, 1996 'Delitti' , Rizzoli, 2001 'Cronaca dei sentimenti', Rizzoli, 2000 'Una piroga in cielo', Rizzoli, 2002 Campagna di comunicazione Una parte centrale del Progetto Educazione Familiare 2003, curato dal Professor Vittorino Andreoli, riveste la campagna di comunicazione, mirata non solo a fornire informazioni circa il programma ma soprattutto a coinvolgere e a far riflettere l'intero tessuto cittadino sulle tematiche in discussione. Un aspetto quest'ultimo strettamente legato alla riuscita dell'iniziativa: trasformare cioè un progetto 'per i giovani' in un progetto 'per la città'. Tutto ciò si sintetizza in una campagna di affissioni- manifesti 70 X 100, 100 X 140 e 6 metri X 3- divisa in tre fasi successive (corrispondenti ognuna agli altrettanti leit motiv del programma: percezione della morte, percezione del desiderio, percezione del futuro), distribuita nei mesi di marzo, aprile e maggio e caratterizzata graficamente dalla proposizione della sola parola. In più la produzione di tre video, contenenti materiale didattico relativo ai percorsi educativi di sostegno alle linee tematiche, e due demo di descrizione del progetto per un utilizzo su reti televisive locali e nazionali. La campagna di comunicazione è a cura di Colpo d'Occhio e di Bottega Video.

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15/05/2023, 17:20