Nelle diverse tipologie di fragilità rientrano soprattutto le famiglie numerose con 4 o più figli, gli anziani ultra 65 enni, ma anche i disabili, i rifugiati, richiedenti asilo e vittime di tratta. Per ogni categoria sono stabilite le relative condizioni reddituali necessarie per poter richiedere le agevolazioni. Si confermano i criteri introdotti in passato con il riferimento al valore di ISEE per determinare diverse declinazioni tariffarie per gli abbonamenti agevolati sia per l’area urbana che extraurbana.
Spetterà a Start Romagna s.p.a. - che dovrà fornire l’elenco nominativo dei cittadini beneficiari del trasporto agevolato - la verifica dei requisiti e il rilascio degli abbonamenti all’utente, per poi chiedere al Comune di Rimini nella sua qualità di Comune Capodistretto il rimborso della quota a carico del Fondo Regionale per la Mobilità. La riduzione delle tariffarie verrà applicata fino a esaurimento delle risorse assegnate dalla Regione Emilia-Romagna e dal bilancio comunale.
“Il bisogno del cittadino – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini – viene prima di tutto, soprattutto quando parliamo di anziani famiglie numerose e disabili. L'impegno preso è stato quello di andare incontro alle legittime necessità di questa utenza. Quella del trasporto è un bisogno quotidiano improrogabile per tutti in particola modo per le fasce sociali più deboli. L'intervento sugli abbonamenti permette alle persone più in difficoltà, anche dal versante economico, di non dovervi rinunciare. In questo modo, con il fondo messo disposizione dalla Regione riusciamo a sostenere, attraverso una politica tariffaria equa l’accesso al Trasporto pubblico locale per ogni fascia di popolazione, anche nell’ottica di promuovere l’utilizzo del mezzo pubblico. Ci tengo a ringraziare l’importante lavoro e il supporto di tutte le organizzazioni sindacali che hanno partecipato sempre in maniera molto costruttiva e collaborativa per costruire il percorso che ci ha portati a questo risultato.”