Cari amici, benvenuti a Rimini per il Ferragosto 2020. E’ davvero un Ferragosto diverso, forse il più strano della nostra storia.
Vogliamo trascorrerlo con dolcezza, in allegria, divertendosi e, allo stesso tempo, in completa sicurezza. Vogliamo viverlo pienamente. Tre mesi fa in pochi pensavamo che ci sarebbe stato un Ferragosto spensierato a Rimini o in Italia.
Ce lo siamo guadagnato, con rigore e responsabilità.
Stiamo vivendo un’estate che normale non è, ma che vogliamo normale - al mare, in spiaggia, in centro, nei borghi del nostro entroterra- grazie ai duri sacrifici fatti nei mesi scorsi. E se oggi siamo in migliaia a Rimini, in presenza e non in remoto, se non passiamo il ferragosto da una videochiamata o davanti a uno schermo; se siamo tra amici, se siamo qui a Rimini, in Romagna, che sono il sorriso degli italiani, ora più di ogni altra volta; è perché lo abbiamo voluto e ci siamo rimboccati le maniche per averlo.
Ora più di ogni altra volta.
Gli ombrelloni sono aperti, il momento dello stacco dalle fatiche e dalle paure è il ferragosto qui a Rimini, dove musei, locali e spiagge vivono di vita vera. Siamo il sorriso degli italiani, nell’estate in cui abbiamo forse più bisogno di sorridere. Con gli occhi, con lo sguardo che racconta la voglia di stare insieme, prima di ogni cosa.
Dietro a questo ‘miracolo’, impensabile solo 100 giorni fa, dietro a questa Rimini mai così in movimento e in cambiamento verso bellezza e innovazione, ci sono donne e uomini che lavorano perché a Ferragosto tutto sia perfetto. Sono le migliaia di persone che ogni mattina, il 15 agosto come a Capodanno, a Natale come a Pasqua, alzano la serranda per costruirlo, quel sogno chiamato Rimini. E lo hanno fatto e lo fanno anche nell’anno più duro e strano.
Questo lavoro, questo amore, questa disponibilità vanno rispettate. Il ferragosto straordinario di Rimini per essere indimenticabile ha bisogno della collaborazione di tutti. Deve essere chiaro e forte l’appello al senso di responsabilità di ognuno di noi. Rispettiamo le prescrizioni di sicurezza, perché tutelano gli altri, noi stessi e lo splendido lavoro e la meraviglia che anche a Ferragosto questa città ha saputo preparare.
Rimini, cantava Fabrizio De André, tra gelati e bandiere, spalanca ancora le sue frontiere, senza paura, e con duro lavoro, per la sicurezza di tutti.
Buon ferragosto, allora. Da Rimini, dalla Romagna, che sono state, sono e saranno sempre il sorriso degli italiani.