Liniziativa è un progetto comune della FAR di Rimini e della Galleria darte moderna e contemporanea di Riccione Villa Franceschi.
Il percorso creativo di Leonardo Pivi (Cesena 1965) è paradigmatico di una certa arte italiana a cavallo fra gli anni 90 e i primi decenni del XXI secolo. Formatosi allombra di quellambiente artistico bolognese da cui sono usciti molti nomi rilevanti del nostro panorama, e affine per generazione e per frequentazione a figure come Maurizio Cattelan, Eva Marisaldi, Alessandro Pessoli, Pierpaolo Campanini, Emilio Fantin anche Leonardo Pivi ha saputo unire elementi tipicamente italici come lironia, la tecnica e la consapevolezza storica, con lo stile globalizzato del contemporaneo.
In oltre ventanni di lavoro però Pivi ha fatto terra bruciata dietro di sé, perseguendo una linea del tutto personale che è andata componendo la sua inconfondibile identità. Perfezionandosi sempre di più nel recupero di tecniche difficili e desuete, come il micromosaico, o la pittura su tavola lignea, e incrociandole con luniverso mediatico attuale, dalle riviste illustrate alle videoproiezioni, lartista ha edificato un universo di senso complesso e stratificato, in cui emblemi e simboli si mescolano incessantemente. Un vero e proprio archivio di segni che ricorda le bizzarre classificazioni delle enciclopedie medievali in cui le più diverse figure, da un pinocchio crocefisso a un David Bowie trasformato in icona bizantina, un piede marmoreo a un volto leonardesco seminascosto da una siepe di sterpi, convivono miracolosamente.
Come per magia le opere di Pivi solidificano il flusso indistinto di parvenze, figure, rappresentazioni, che ogni giorno i media ci rovesciano addosso. Sono anzi un antidoto a questo diluvio: ci costringono a soffermarci sulle apparenze, impedendoci di sbarazzarcene, come faremmo sbrigativamente con un vecchio giornale, o con una mail non richiesta.
Mediante una indiscussa abilità docchio e di mano, che gli permette una disinvoltura senza eguali nellimpiego del linguaggio musivo, pittorico e scultoreo, Pivi sa trasformare limmagine più convenzionale in unicona anacronistica che pare appartenere ad altre epoche e ad altri mondi, e riesce a convertire leffimero in eterno, il banale in eccezionale, lo scarto in reliquia.
La mostra inaugurerà a Rimini, nella centralissima FAR sabato 14 dicembre 2012, e a Riccione domenica 15 dicembre nella prestigiosa Villa Mussolini. Si tratta della prima retrospettiva che rende conto della grande varietà di interessi dellartista e della sua multiforme e prolifica produzione degli ultimi venticinque anni.
Nella sede di Rimini, sfruttando le alte volte di sapore medievale del Palazzo del Podestà (recentemente recuperato come luogo espositivo per espressa volontà dellAssessorato alla Cultura) verranno esposte alcune opere di grandi dimensioni, sculture in cemento e marmo, grandi mosaici e installazioni; a Riccione nelle sale moderniste di Villa Mussolini (edificio storico recuperato come spazio espositivo) lartista installa alcune videoproiezioni combinate con mosaici policromi, le celebri riviste intarsiate con interventi in micromosaico, e una estesa serie di dipinti, collages, e opere musive realizzate nellultimo decennio; mentre nellatmosfera raccolta degli spazi sotterranei della Galleria darte moderna e contemporanea di Riccione, Villa Franceschi, trovano posto disegni e alcuni inediti feticci scultorei.
Sostenuta dallassessorato alla Cultura del Comune di Rimini e dallIstituzione per la Cultura del Comune di Riccione, la mostra rappresenta lo sforzo di dare sempre più luce a quelle figure artistiche italiane ormai affluenti, ma non ancora antologizzate; al tempo stesso, prosegue lattività già intrapresa individualmente sia dal Comune di Rimini con la creazione dello spazio FAR, che dal Comune di Riccione con lattività della Galleria Villa Franceschi che coinvolge anche Villa Mussolini.
Linaugurazione di domenica 14 dicembre a Riccione in villa Mussolini sarà accompagnata da una lettura del poeta Francesco Gabellini ispirata allopera musiva Elias; seguirà lincontro con lautore e il curatore. A chiusura della giornata, la presentazione del libro catalogo con testi di M. Senaldi, F. Gabellini, M. Pulini, A. Pessoli, R. Barilli. V. DAugusta, R. Daolio e altri, interviste e testimonianze fotografiche.
INFO: www.museicomunalirimini.it; www.comune.riccione.rn.it, www.riccioneperlacultura.it
Rimini Musei Comunali 0541/704416; Riccione, Galleria darte Villa Franceschi 0541693534, IAT 0541 426050
Orari mostra: dal martedì alla domenica (lunedì chiuso)
Rimini FAR : dalle 16 alle 22, ingresso libero
Riccione: Villa Franceschi e Villa Mussolini, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, ingresso libero