Può sembrare paradossale ma purtroppo non lo è. In riferimento alle notizie riportate oggi sulla stampa in merito alle tende della scuola di via Casti, il Comune di Rimini si trova non solo nella condizione per cui non solo non riceve i finanziamenti dovuti dallo Stato per l'edilizia scolastica, ma anche volendovi provvedere direttamente con risorse proprie non gli è possibile farlo a causa delle limitazioni imposte dalla legge con il Patto di stabilità, in violazione delle quali sarebbe soggetto a pesanti tagli dei trasferimenti statali.

La materia della realizzazione, fornitura, e manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici (compresi gli arredi e quindi le tende) destinati a sede di scuola materna, elementare e media è regolata dalla legge 23 del 1996, che pone in capo ai Comuni tale obbligo. La stessa legge si preoccupa di prevedere l'erogazione di mutui agevolati agli Enti Locali da parte della Cassa Depositi e Presiti ( organismo statale ) per la realizzazione degli interventi delegati, ma sono diversi anni che tale organismo, per l'edilizia scolastica, non viene finanziato dallo Stato al momento della predisposizione dei Bilanci annuali.

Questo e non altro è il motivo per il quale si sono verificati ritardi e disagi come nelle scuola di via Casti nel tenere in perfetta efficienza i locali scolastici.