L'Aroldo ritornerà al Galli il 27 e 29 agosto 2021, in una coproduzione che vede il Teatro Galli capofila e con i teatri di Ravenna, Piacenza e Modena nei quali Aroldo approderà nel gennaio 2022.
Quasi un mese di prove (svolte nel rispetto dei necessari protocolli sanitari) per un'opera la cui regia è firmata da Emilio Sala e Edoardo Sanchi, il disegno luci da Nevio Cavina e che vedrà sul podio Manlio Benzi, alla guida dell’orchestra giovanile Luigi Cherubini. “Non una scelta casuale – sottolinea l’assessore alla cultura Giampiero Piscaglia – Per questa prima produzione riminese abbiamo voluto costruire insieme un progetto con le eccellenti professionalità artistiche della nostra città i cui intrecci storici con Aroldo diventeranno anche drammaturgici”.
L’Aroldo di Verdi venne rappresentato per la prima volta il 16 agosto 1857 per inaugurare il Nuovo Teatro di Rimini che, progettato dall’architetto Luigi Poletti, aprì finalmente i battenti nel luglio dello stesso anno dopo lunghe traversie. Per la preparazione dell’opera Giuseppe Verdi soggiornò per un mese a Rimini, in compagnia di Francesco Piave, Giuseppina Strepponi e Angelo Mariani, intrattenendo relazioni con intellettuali, melomani e più in generale con la cittadinanza.
“E’ una gioia profonda tornare a lavorare in teatro – commenta il Maestro Manlio Benzi, nel 2017 insignito del Sigismondo d’oro dalla città di Rimini – Credo che questo momento di prove sia più importante ancor più dello spettacolo stesso: per la prima volta dopo molto tempo il nostro teatro torna ad essere luogo di creazione, un luogo dove lo spettacolo prende forma”. L’allestimento al quale si sta lavorando, “sarà un’attualizzazione dell’Aroldo – spiega il regista Emilio Sala – Abbiamo voluto trasporre l’opera ai nostri tempi attraverso la storia del nostro teatro. Ci avviamo a chiudere un mese di prove intensissime”. Prove che riprenderanno ad inizio agosto, in previsione del debutto che avverrà venerdì 27 agosto.
Significativa anche la scelta di impegnare molti giovani nella produzione, come sottolinea il maestro di sala Davide Cavalli, a cominciare dalla gran parte del cast dei cantanti, all'orchestra Cherubini formata da musicisti al di sotto dei 23 anni, fino alle costumiste e alla scenografa.