Teatro Galli: in aprile la presentazione alla città

In aprile il progetto di ricostruzione del teatro “Amintore Galli” sarà presentato alla città nel corso di una specifica seduta “aperta” del Consiglio comunale
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Saranno il Consiglio e la città a valutare e giudicare, sulla base degli elaborati, dei rendering e dei dati che saranno illustrati in quella occasione, il lavoro svolto dall’Amministrazione comunale per riconsegnare ai riminesi un “Teatro di tradizione” - restituendo l’architettura del Poletti e la sala all’italiana - che non resti un magnifico monumento, bensì sia un teatro vivo, che garantisca la massima funzionalità e fruibilità della struttura.

Per fare questo, il gruppo di progettazione interno ha affrontato con grande rispetto il progetto redatto dalla Soprintendenza Regionale per i Beni e le attività culturali dell’Emilia-Romagna. Il gruppo di progettazione, composto da funzionari tecnici di riconosciuta professionalità e da un consulente esterno di chiara fama per gli aspetti acustici, ha sviluppato gli aspetti costruttivi del progetto di restituzione filologica e tipologica del teatro “Amintore Galli” elaborato dalla Soprintendenza Regionale, che conserva il ruolo di progetto generale. I tecnici hanno analizzato sotto il profilo tecnico il progetto esistente e individuato soluzioni progettuali integrative e migliorative al fine di offrire la più idonea soluzione alle esigenze funzionali dell’attività teatrale, ferma restando la generale impostazione fondata sulla ricostruzione del teatro secondo il progetto polettiano. Le scelte effettuate sono state inoltre finalizzate all’adeguamento dell'originario progetto alle norme costruttive e di sicurezza nel frattempo sopravvenute, in modo da assicurare il rispetto del quadro normativo che regola l'appalto di opere pubbliche e garantire l’esecuzione dei lavori da parte di imprese qualificate e specializzate in interventi di questo tipo.

Al fine di definire al meglio le soluzioni idonee a garantire una adeguata funzionalità della macchina teatrale, sono stati condotti  studi e raffronti con le soluzioni progettuali di ricostruzione del teatro La Fenice di Venezia e del Petruzzelli di Bari, definendo così i servizi necessari al teatro della città di Rimini per l’ottenimento di una macchina teatrale perfettamente funzionante secondo le moderne esigenze.

Per la migliore funzionalità del teatro si è ad esempio ipotizzata una maggiore superficie per camerini, laboratori e uffici e vani tecnici, per un totale di 1000 mq. Particolare attenzione è stata posta all’inserimento nel boccascena del progetto originale dell’arlecchino, dei sipari di scena e acustico, della serranda tagliafuoco e del sipario storico da recuperare. Inoltre l’attenzione è stata posta sul funzionamento della torre scenica, con la corretta collocazione in altezza del graticcio di lavoro per il sollevamento delle scene e il rispetto del cosiddetto “tiro in prima” affinché le scene possano essere nascoste completamente alla vista del pubblico quando non necessarie nel corso dello spettacolo.

Le problematiche sollevate sono state affrontate nel corso di varie e proficue riunioni presso il Comune di Rimini e presso la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna con l'ampia partecipazione dei Direttori, dei Soprintendenti dei tecnici dei gruppi di lavoro e dei funzionari degli enti competenti al rilascio dei pareri, con l'obiettivo di studiare e valutare le migliori soluzioni nel rispetto dei vincoli esistenti e dei principi di ricostruzione dell'opera polettiana.

L'attività di verifica svolta dal gruppo di lavoro ed il percorso tecnico descritto hanno portato alla definizione della soluzione progettuale ottimale, concertata con la Direzione  Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna, la Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Emilia Romagna di Bologna e la Soprintendenza per i Beni architettonici per le Province di Ravenna, Rimini, Ferrara, Forlì e Cesena con sede a Ravenna.

Durante la presentazione alla città e al Consiglio comunale tutti potranno dunque rendersi conto dei risultati raggiunti. Con l’elaborazione del successivo livello esecutivo del progetto verranno concordate tutte le scelte in materia di materiali e tecniche costruttive, con particolare attenzione all'apparato decorativo, lasciando spazio alla valutazione di eventuali proposte e indicazioni migliorative.

E’ questo il momento in cui l’Amministrazione comunale e il Consiglio comunale non possono più tergiversare nell’adottare la soluzione progettuale elaborata, perché si sono finalmente create dopo tanto tempo le condizioni più idonee alla ricostruzione del teatro Galli nella nostra città. L’auspicio è che si converga tutti sul percorso intrapreso, senza indugi, con quei miglioramenti e contributi tecnici ai quali l’Amministrazione è aperta e disponibile.

Elaborazione 3D dell'interno del Teatro Galli realizzata da Digital Art Center

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:10