Misure severe perché possono portare fino alla confisca del veicolo qualora entro i termini previsti dalla normativa il proprietario non si adegui o con la reimmatricolazione del mezzo alla cui guida è stato sorpreso un cittadino residente in Italia da più di due mesi, oppure con la sua comprovata esportazione entro 180 dal sequestro amministrativo del veicolo. Dal momento dell’accertamento delle violazioni, infatti, il veicolo deve cessare immediatamente di circolare fino alla sua regolarizzazione e per questo affidato generalmente in custodia al proprietario in un luogo privato dove viene trasportato con l’utilizzo seduta stante di un carro - attrezzi.
Dopo la prima constatazione ad un cittadino moldavo, sorpreso dai controlli sulla via Montescudo alla guida di un veicolo immatricolato in Romania avvenuta all’indomani dell’entrata in vigore delle disposizioni nel dicembre scorso, sono state dunque complessivamente dieci le violazioni accertate e contestate da parte degli operatori della Polizia municipale di Rimini a tutt’oggi, cinque delle quali circolanti con targa rumena, una con targa bulgara, una albanese e solo una immatricolata nella Repubblica di San Marino condotta da un residente a Rimini dal 1966. Condotte invece da un automobilista residente nella provincia di Catania la Renault Twingo immatricolata in Germania e da un conducente residente a Ravenna la Peugeot con targa francese.
Applicando le nuove disposizioni entrate in vigore nei primi giorni del dicembre scorso, oltre al pagamento della sanzione pecuniaria di 712 euro, gli operatori della Polizia municipale di Rimini hanno così provveduto al fermo del veicolo ai fini della sua confisca, come prevede la normativa qualora non si sia provveduto, entro 180 giorni dalla data della violazione, ad una sua immatricolazione in Italia o il rilascio di un foglio di via per condurlo oltre i transiti di confine.