Sostegno alle imprese: il Comune di Rimini stanzia 300mila euro per contributi a fondo perduto destinato alle attività che negli ultimi due anni hanno subìto un calo di fatturato di almeno il 20% rispetto al 2019

Il sindaco Sadegholvaad e l’assessore Magrini: “Una misura che è parte di un pacchetto di azioni a supporto del tessuto economico della città”.

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Trecentomila euro a sostegno delle imprese che più hanno subìto il contraccolpo della crisi pandemica. È l’ulteriore investimento che il Comune di Rimini mette in campo con l’obiettivo di dare un supporto al tessuto economico locale in questa fase di ripartenza a seguito dell’emergenza pandemica.  La misura approvata ieri dalla Giunta comunale prevede la concessione di contributi a fondo perduto a quelle imprese che nel 2020 oppure nel 2021 hanno subìto un calo di fatturato rispetto al 2019 di almeno il 20% e non abbiano già ricevuto ristori Covid-19 in misura superiore a 5.000 euro.  

L’intervento è rivolto a tutti i settori (ad eccezione di quello bancario e assicurativo), per imprese con sede nel Comune di Rimini. La misura prevede un contributo compreso tra 5mila e 3 mila euro per ciascuna impresa beneficiaria, che varierà sulla base del numero delle domande che saranno presentate.

Nell’eventualità che i 300mila euro del fondo non riescano a coprire tutte le domande ammissibili, sarà definita una graduatoria che andrà a privilegiare le imprese che non hanno ancora ricevuto alcun ristoro legato al Covid e quelle che hanno registrato la maggiore percentuale di calo di fatturato, seguendo quindi un ordinamento decrescente. L’Amministrazione sta già valutando, in un successivo momento, di destinare al fondo ulteriori risorse con l’obiettivo di massimizzare il numero di beneficiari e per incrementare il valore degli aiuti per ogni impresa, fino al tasso massimo di 5mila euro.

“Il sostegno alle imprese è una delle priorità dell’azione amministrativa del mandato – sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad – Con questa misura interveniamo in maniera diretta dando un contributo importante alle imprese che hanno avuto ripercussioni dalla pandemia e che oggi si stanno attrezzando alla ripartenza nel bel mezzo di una crisi internazionale, tra guerra e rincari dei costi dell’energia e delle materie prime. Si tratta di una leva, che si aggiunge alle altre misure già introdotte e che introdurremo: un pacchetto di azioni composito, che tiene conto delle mutazioni del contesto generale, con lo scopo di essere al fianco in maniera concreta alle piccole e medie imprese che rappresentano l’ossatura del nostro tessuto economico”.

“Introduciamo un aiuto importante, soprattutto per le imprese che fino ad oggi hanno ricevuto meno ristori - spiega l’assessore alle attività economiche Juri Magrini – Il tetto del 20% per essere ammessi a contributo ci consente di ampliare il campo, comprendendo anche quelle attività escluse dagli incentivi statali e regionali erogati con il parametro del fatturato, che fissavano la soglia minima al 30%. In una fase delicata come quella attuale, riteniamo che ogni intervento possa essere rilevante. Stiamo inoltre lavorando a nuovi meccanismi per accompagnare e favorire lo sviluppo del tessuto economico cittadino, attraverso ulteriori stanziamenti di risorse e nuovi strumenti su cui ci confronteremo nei prossimi giorni con le categorie”.

A breve si procederà con la pubblicazione dell’avviso pubblico, dove sarà stabilito il termine per la presentazione delle domande. Tutta la procedura - fino all'assegnazione formale dei contributi - sarà completata entro la fine dell’anno.

Solo per il 2022, l’Amministrazione comunale è intervenuta a sostegno delle imprese attraverso diversi azioni, a partire dalla riduzione del 30% della tassa di occupazione per il suolo pubblico (ex Cosap) per tutte le categorie economiche, il prolungamento del progetto Rimini open space per dare la possibilità ai pubblici esercizi di lavorare ampliando gratuitamente gli spazi esterni e ancora introducendo nuove agevolazioni Tari a quelle già previste lo scorso anno, con l’esenzione del tributo per le maggiori aree occupate con l'Open Space e l’aumento della riduzione riconosciuta sulle aree scoperte su suolo privato (dal 15 al 25%). A questo si aggiunge la ‘no tax area', pacchetto di misure triennali a sostegno del commercio e dei pubblici esercizi che ha visto l’amministrazione stanziare 600mila euro per agevolare le nuove imprese, i canoni di locazione e l’utilizzo dei locali sfitti, le botteghe storiche.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:28