Solo nei primi mesi del 2022, già 210 le donne seguite.
Sostenere le donne che subiscono violenza fornendo loro un servizio di prima accoglienza, sostegno economico, legale e psicologico, accompagnando i loro percorsi di autonomia e sostenendole in quello che è per tutte un momento di grave difficoltà.
Sono questi, insieme allo sviluppo della rete territoriale di contrasto alla violenza di genere, i principali obbiettivi dei centri antiviolenza e delle case rifugio. Per sviluppare e potenziare la loro attività, il Comune di Rimini potrà contare per il 2022 anche su un importante investimento di 96 mila euro messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna. Il contributo sarà assegnato al centro antiviolenza Rompi il Silenzio a cui, tramite istruttoria pubblica, il Comune di Rimini ha affidato la gestione del centro antiviolenza e delle case rifugio.
Nei suoi circa 14 anni di attività Rompi il Silenzio ha sostenuto nel percorso di uscita dalla violenza poco meno di 3000 donne, e nei primi 7 mesi del 2022 ha già seguito 210 donne in prima accoglienza, numero di poco inferiore a quello di tutte le donne accolte nell’intero 2021, che subiscono violenza sessuale, psicologica, fisica ed economica. Nel Comune di Rimini, in convenzione con l’Amministrazione, gestisce il Centro Antiviolenza Comunale e sette strutture di ospitalità in protezione, oltre a collaborare con la Casa delle Donne nell’offrire servizi di accoglienza e consulenza legale e psicologica alle donne della città. Il Centro Antiviolenza opera a sostegno di donne che subiscono violenza e si occupa di fornire loro un servizio di prima accoglienza, sostegno economico e legale e accompagnamento nei loro percorsi di autonomia sostenendole in quello che è per tutte un momento di grave difficoltà. In Emilia-Romagna esistono 22 centri antiviolenza, 44 case rifugio e 16 centri ascolto maltrattanti.