Un fenomeno di inciviltà e di mancata considerazione delle necessità dei cittadini più vulnerabili.
Sono state oltre duecento le violazioni riscontrate nei primi sei mesi dell’anno in corso dalla Polizia Locale da parte di automobilisti sorpresi a parcheggiare la propria auto abusivamente negli spazi riservati ai disabili. Un fenomeno di inciviltà e di mancata considerazione delle necessità dei cittadini più vulnerabili, sul quale la Polizia Locale mantiene alta l’attenzione, anche a seguito del giro di vite deciso dallo Stato alla fine dello scorso anno e che ha portato all’introduzione nel Codice della Strada di una disciplina più severa nei confronti di chi utilizza impropriamente gli stalli per disabili.
Il report della Polizia Locale conta quindi 201 violazioni per sosta irregolare nei posti riservati ai per disabili, nel periodo compreso dal 1° gennaio al 30 giugno di quest’anno. Un numero che conferma il trend del 2021, anno che si è chiuso complessivamente con 412 violazioni, dunque in linea con l’andamento che si sta registrando nel 2022.
Il dato comprende sia coloro che parcheggiano gli stalli senza averne il titolo (che rappresenta la maggioranza delle violazioni) sia chi è dotato di permesso, ma ha utilizzato uno spazio destinato ad altri.
Non sono stati invece riscontrati nel primo semestre 2022 casi di cosiddetti ‘furbetti’ che abbiano utilizzato tagliandi falsificati o permessi fotocopiati, come si era invece verificato non raramente in passato.
Con la recente disciplina aggiornata del Codice della strada, chi oggi utilizza gli stalli riservati senza averne titolo può incorrere in sanzioni da 168 a 672 euro, oltre alla decurtazione di 6 punti dalla patente di guida.
“Continuiamo a monitorare con scrupolosità queste irregolarità – sottolinea l’assessore alla Polizia Locale Juri Magrini – l’utilizzo improprio degli stalli per disabili, in assenza di permesso e quindi senza averne titolo, non è solo una violazione al codice della strada, ma è una mancanza di rispetto nei confronti di coloro che si trovano in una situazione di maggiore difficoltà legate a disabilità certificate. È doveroso dunque proseguire con i controlli e non abbassare il livello di attenzione per tutelare i cittadini più vulnerabili e garantirne i diritti”.