Non emerge un quadro molto rassicurante dal report delle sanzioni, che la Polizia Locale ha fatto sugli ultimi due mesi, relativamente ai comportamenti alla guida legati all’uso della cintura di sicurezza, l’uso del telefonino e la precedenza dei pedoni. Un quadro preoccupante che, a parità di numero di controlli fatti e, considerando anche il periodo di lockdown nel quale si è registrata una notevole diminuzione del traffico veicolare, dal confronto con gli stessi mesi del 2019, ha registrato un aumento delle sanzioni legate alle ‘cattive abitudini’ di alcuni conducenti di automobili, passate dalla 124 del 2019 alle 255 del 2020.
Il confronto fra le sanzioni fatte fra i mesi di maggio e giugno degli anni 2019 e 2020, infatti anziché registrare un calo delle sanzioni dovuto all’obbligo di stare a casa, ha fatto emergere un aumento delle sanzioni fatte, che ad esempio, nel caso delle cinture di sicurezza, è passato dalle 57 del 2018 alle 90 del 2020; nel caso dell’articolo 173 che regola l’uso del telefonino alla guida, è addirittura quasi triplicato passando dalle 59 del 2019 alle 152 del 2020; ed in fine per la mancata precedenza ai pedoni (art. 191), in riferimento agli stessi mesi è salito da 8 a 13.
Si tratta di comportamenti irregolari alla guida, legati a violazioni che possono avere un’importante incidenza sui sinistri e sulle relative conseguenze, ma su cui si riesce ad intervenire solo attraverso il riscontro diretto degli agenti che operano sulla strada. Violazioni che vengono sanzionate senza l’aiuto, se non solo parzialmente, delle tecnologie, e del matching tra gli uffici, di in quanto, solo in alcuni casi d’incidente stradale è possibile poter ottenere conferma da parte delle società telefoniche dell’uso o meno dei cellulari in quella precisa circostanza.
La polizia locale ricorda la pericolosità di questo tipo di comportamenti che distraggono l’attenzione dalla conduzione di un veicolo, proprio nel momento in cui tutti i nostri sensi dovrebbero essere più coinvolti e concentrati nella guida.