Si è aperta a Barcellona la grande mostra su Federico Fellini

Si tratta di una nuova prestigiosa occasione per promuovere Federico Fellini e la città di Rimini al di fuori dei confini nazionali- commenta l’Assessore Stefano Pivato-. Negli ultimi anni questa e altre mostre dedicate al Maestro hanno ottenuto grandi riconoscimenti a New York, Miami, Haifa, Oslo, Stoccolma”
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Domani, giovedì 10 febbraio 2005, alle ore 19 verrà inaugurata all’Espai STB di Barcellona in Spagna la mostra di fotografie, costumi e disegni originali ‘Fellini erotico e altri sogni’ che vede tra gli organizzatori il Comune di Rimini, proprietario dei costumi in esposizione. Alla inaugurazione di domani- alla quale seguirà una tavola rotonda su 'L'opera grafica di Fellini' con Daniel Giralt-Miracle, Jordi Grau, Antonio García-Rayo- parteciperà in rappresentanza della municipalità riminese l’Assessore alla Cultura, Stefano Pivato. “Si tratta di una nuova prestigiosa occasione per promuovere Federico Fellini e la città di Rimini al di fuori dei confini nazionali- commenta l’Assessore Pivato-. Negli ultimi anni questa e altre mostre dedicate al Maestro hanno ottenuto grandi riconoscimenti a New York, Miami, Haifa, Oslo, Stoccolma, dando sostanza al programma di valorizzazione dell’opera del regista riminese portato avanti sinora”. L’evento di Barcellona si chiuderà il 2 aprile 2005. Di seguito alcune note informative sulle esposizioni. 'ROMA' e 'IL CASANOVA DI FEDERICO FELLINI' - costumi originali I costumi dei film “Roma” e “Casanova” di Federico Fellini furono realizzati dal grande scenografo Danilo Donati su ispirazione dello stesso regista: è noto che Fellini, straordinario disegnatore, dava istruzioni ai suoi collaboratori schizzando in modo più o meno definitivo il set così come lui lo immaginava. Sulla base di tali schizzi, poi, scenografi e costumisti realizzavano nei dettagli le intuizioni del maestro. In questi oggetti c’è quindi molto del genio creativo di Fellini stesso e la loro realizzazione rispecchia la predilezione felliniana per la ridondanza ironica e perfino fumettistica. E’ sorprendente notare che, sia i costumi della famosa sfilata ecclesiastica del film “Roma”, sia quelli storici dei protagonisti del “Casanova”, sono realizzati con materiali “poveri”, spesso di uso domestico o industriale, e questo veniva fatto per aumentare l’effetto caricaturale dei personaggi. Del resto l’ultimo cinema di Fellini è pura finzione, poco o nulla veniva girato dal vero, per cui anche i costumi apparivano allo spettatore per quello che non sono in realtà. Nella mostra di Barcellona in particolare saranno esposti cinque costumi vescovili del défilé ecclesiastico del film “Roma”, caratterizzati da pianete addirittura eccessive nella ricchezza di decorazioni, e quattro costumi di personaggi del “Casanova”: Madame Durfé, il Doge di Venezia, Principessa del Carnevale, l’amante dell’ambasciatore francese. IL CINEMA DI CARTA - Disegni originali Dopo Rimini e Oslo, Barcellona accoglie questa straordinaria esposizione di 50 disegni che vanno dal 1954 al 1993 e che rappresentano l’intera traiettoria filmografica di Federico Fellini. Sono l’emblema e la testimonianza del suo modo di fare cinema trasferito sulla carta, attraverso tecniche diverse (matita, acquerello, pennarello...) e seguendo anche diverse finalità che vanno dalla caricatura divertita di amici e collaboratori a bozzetti preparatori per gli scenografi ed i costumisti, a elaborazioni più raffinate, infine, in cui Fellini, a molti anni di distanza, ripropone antiche sensazioni, suggerendo un modo nuovo di interpretare i suoi film e nuove riflessioni su qualcosa che appartiene sicuramente al passato ma che continua ad essere vitale. Oltre ai disegni, l’esposizione offre anche una collezione di 12 manifesti dell’epoca, prodotti quando i film vennero proiettati nelle sale dei cinema. Si tratta, dunque, di una parte assai rappresentativa dell’eredità cartacea di questo straordinario e poliedrico regista, un’occasione rara e preziosa per permettere al pubblico di contemplare il suo brillante cinema non solo attraverso i film ma anche tramite tutto il materiale originale arrivato fino a noi. ATTIMI DI PAUSA - Fotografie di Arturo Zavattini sul set di 'La dolce vita' “Arturo Zavattini visse la quotidianetà delle riprese di La dolce vita e la sua macchina fotografica si convertí, e non solo per Federico, in qualcosa di naturale come i suoi stessi occhi, uno sguardo amico, mai indiscreto, bensì sempre lucido e opportuno [...] Non è lo sguardo del reporter – in questo caso bisognerebbe dire del paparazzo- in cerca della notizia o della spettacolarità di un’inquadratura singolare, bensì la strizzata d’occhio del compagno che ritiene istanti, quasi casualmente, senza sapere che più tardi – proprio oggi- si sarebbero convertiti in documenti di valore inestimabile” (Jordi Grau). Grazie a queste preziose fotografie possiamo contemplare alcuni momenti irripetibili delle riprese del film, scoprendo così degli istanti unici in cui emerge la dimensione più umana di questo direttore geniale di fronte alla grandezza del suo capolavoro.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:15