Il periodo a cui si fa riferimento sono i 18 mesi relativi all'annualità 2016 e a metà del 2017. Un'accelerazione importante che ha portato negli ultimi mesi un recupero costante di circa 35 mila euro al mese, grazie a contatti telefonici, lettere formali di sollecito e incontri personalizzati. Azioni che da una parte hanno ridotto al 10% l'insoluto da recuperare, dall'altro stanno facendo da deterrente per il futuro. Quest’attività di recupero continuerà regolarmente nei prossimi mesi utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla legge. L’obiettivo non è solo far rientrare una buona parte di queste risorse ma anche di segnare un cambio di passo importante nel rapporto tra Amministrazione e cittadini nel nome dell’equità.
“Un servizio di recupero ormai strutturato - è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – sul quale abbiamo investito tanto e che sta dando ottimi risultati. Un'operazione di giustizia sia sociale che amministrativa, perchè il recupero di queste risorse, indebitamente sottratte a tutta la comunità, serviranno per potenziare i servizi di diritto allo studio e di welfare, a sostegno delle famiglie più deboli. Questa attività di recupero sta anche progressivamente diminuendo la quota di insoluto iniziale, segno ulteriore dell'efficacia di questi strumenti, che continueremo ad utilizzare anche per l'anno in corso”.
A inizio 2018 arriva a 625 mila euro il totale di rette insolute recuperate nei servizi educativi.
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