Sequestro preventivo nei confronti dell'hotel Mosè

Gamberini: "Massimo rigore per questo e per possibili casi analoghi"
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Nella giornata di oggi gli agenti degli uffici di Polizia amministrativa e giudiziaria e dell'Edilizia del Comune di Rimini hanno effettuato il sequestro preventivo dell'ultimo piano dell'hotel Mosè, a Torre Pedrera, per una superficie pari a 350 mq.

L'adozione della misura cautelare è dovuta alla verifica che la terrazza coperta esistente alla sommità dell'edificio è stata trasformata in un piano della struttura ricettiva. Precisamente sono state ricavate 12 camere d'albergo, 11 delle quali riservate ai clienti ed una al personale.

Nelle camere abusive erano alloggiati una trentina di clienti tra adulti e bambini; una di esse era vuota, in attesa di essere occupata da un gruppo di cui era previsto l'arrivo imminente. La camera riservata al personale dava accesso anche al vano ascensore ed al vano caldaia, in spregio delle norme sulla sicurezza.

Le operazioni di sequestro hanno richiesto alcune ore per permettere agli ospiti, di ritorno dalla mattinata in spiaggia, di liberare le camere che sono poi state sigillate e messe a disposizione dell'Autorità giudiziaria per i provvedimenti conseguenti. La clientela è stata trasferita in altre camere disponibili nell'albergo o in altre strutture della zona.

Da rilevare che la costruzione si trova a poca distanza dalla battigia, zona che ricade sotto speciale regime di tutela ambientale e paesaggistica, così che ogni modifica non autorizzata assume un carattere di rilievo penale.

A seguito dell'intervento eseguito oggi l'Amministrazione comunale proseguirà la sua attività tesa ad aprire nuovi procedimenti di carattere amministrativo nei confronti dell'hotel Mosè, sulla base della legge regionale che disciplina la concessione delle licenze alle strutture ricettive dirette all'ospitalità e delle sanzioni in essa previste. Sono già state coinvolte le altre autorità preposte alla tutela dell'igiene e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Unitamente agli operatori della Polizia Municipale hanno effettuato un sopralluogo i tecnici del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco che stanno verificando la regolarità della gestione dal punto di vista della prevenzione incendi.

L'intervento eseguito oggi rientra fra quelli pianificati nelle settimane scorse dalla Polizia municipale nell'ambito dell'attività ispettiva nei confronti delle strutture ricettive che a diverso titolo e per varie ragioni sono state segnalate per irregolarità e per modalità di gestione non all'altezza degli standard di qualità prescritti.

Nei confronti degli ex dipendenti della struttura, di concerto con le organizzazioni sindacali, l'Amministrazione comunale si è attivata a sostegno di iniziative che possano dare risposte immediate ai bisogni dei lavoratori.

"Rivolgo un apprezzamento particolare al lavoro che sta svolgendo la Polizia municipale insieme alle altre forze dell'ordine. L'intervento eseguito è da ascrivere all'impegno dell'Amministrazione comunale per tutelare al massimo i diritti degli ospiti della nostra città - afferma il vicesindaco e assessore al turismo Antonio Gamberini - Ciò che oggi può essere stato vissuto come un disagio dagli ospiti dell'hotel Mosè è invece la dimostrazione che non si vuole lasciare alcuno spazio a chi gestisce le strutture alberghiere senza rispettare le condizioni e i diritti degli ospiti e dei dipendenti. Rimini non è rappresentata da strutture di questo tipo, e ci auguriamo che i turisti che hanno deciso di lasciare l'hotel Mosè possano tornare nella nostra città per poterlo verificare. E' interesse della città intera tutelare e difendere la qualità, l'ospitalità, l'accoglienza e il rispetto dei diritti di chi lavora. L'attività ispettiva coordinata dall'Amministrazione comunale continuerà nei prossimi giorni con severità e fermezza. Vogliamo dare un segnale chiaro e inequivocabile: nei confronti di questo e di altri possibili casi analoghi sarà usato il massimo rigore".

Hotel Mosè, massimo rigore per fare rispettare il provvedimento di sospensione

L’Amministrazione comunale è venuta a conoscenza del fatto che il centro prenotazioni del gruppo Costa Romagna sta continuando a raccogliere richieste e a inviare clienti presso l’hotel Mosè in questi e per i prossimi giorni. Si tratta di un comportamento assolutamente intollerabile alla luce del provvedimento di sospensione dell’attività ricettiva assunto giovedì dall’Amministrazione nei confronti della struttura, a garanzia della sicurezza degli ospiti e dei lavoratori.

La scelta del gruppo di continuare a ricevere prenotazioni per riempire l’albergo nonostante la mancanza dei requisiti di sicurezza denota totale assenza di rispetto delle regole e dei clienti, che ignari rischiano in questo modo di essere esposti a disagi e spiacevoli situazioni.

Si ricorda al gruppo Costa Romagna Hotels che dalle ore 12 di lunedì 30 agosto l’hotel Mosè dovrà essere chiuso e che il provvedimento verrà fatto rigorosamente rispettare.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:10