Un uomo ha proseguito il Sindaco di Rimini che al bene comune ha dedicato lintera vita, in un periodo, come quello della ricostruzione, che dagli anni 50 seppe disegnare le direttrici dello sviluppo della Città. La vita di Giordano è una testimonianza dimpegno pubblico fatto di altruismo e generosità, un esempio civile e umano di come si possa servire la politica ed essere sideralmente distante da qualsiasi anche sola parvenza dinteresse personale. Una passione per la vita politica della sua città legata alla fermezza dei propri principi ideali, fatti donestà intellettuale aperta al saper ascoltare lopinione degli altri senza mai offenderle. Una passione che dopo una più che trentennale esperienza damministratore pubblico, lo ha visto fianco a fianco coi giovani, coi militanti di base del suo partito, a cui, con umiltà, ha messo a disposizione la propria testimonianza ed esperienza, diventando punto di riferimento ideale di tanti ragazzi che, anche attraverso il suo esempio, hanno iniziato ad amare la politica.
Un abbraccio ideale alla famiglia, alla moglie Luisa, alle figlie Ilva e Liana, ma anche ai nipoti Gianna e Mirco e pronipoti Tito e Anita a cui è andato lultimo pensiero. Il suo ricordo e la sua figura continueranno ad essere un insegnamento umano e politico per tanti.
Giordano Gentilini, classe 1925, fu infatti eletto in Consiglio Comunale nel 1951 nelle liste del Partito socialista, ricoprendo la carica di di Vicesindaco oltreché quella di assessore. Un ruolo che venne riconfermato nei diversi Consigli comunali quasi ininterrottamente dal 1951 al 1985 ricoprendo vari dicasteri.
Condivise la storia politica della diaspora socialista, aderendo prima al Psiup (Partito socialista dunità proletaria) nel 64 e successivamente, col suo scioglimento, al Partito comunista italiano.
Oltrecché come assessore comunale, Gentilini fu Consigliere delegato del Comitato circondariale, dove fu Vicepresidente, insediato nel 1974 e ricoprì il ruolo di presidente di enti della Città come Fiera, Atam, Ceis, Valloni.