Sabato 2 febbraio (Sala del Giudizio, ore 17.00), Simone Arnaldi, sociologo della scienza e degli impatti sociali della tecnologia e Marcello Pelillo, uno dei maggiori esperti italiani di Intelligenza artificiale, con la conversazione Umanità tecnologica. Le nuove relazioni fra naturale e artificiale, illustreranno i più recenti sviluppi dell'intelligenza artificiale, le sue principali applicazioni, ma anche le prospettive inedite che inevitabilmente la comunità scientifica e la società intera si troveranno ad affrontare.
Il sogno di realizzare creature artificiali è un sogno antico quanto l'uomo. Si è passati dagli automi del mito agli umanoidi artificiali della fantascienza, ai sofisticati robot di oggi, dai primi cervelli elettronici alle moderne reti neurali e al machine learning, per giungere al progetto spavaldo di costruire una macchina pensante.
Ma quale futuro si sta delineando con questa rapida evoluzione dell'intelligenza artificiale e della tecnologia digitale? Non si sta certo parlando degli scenari avveniristici a cui ci ha abituato la fantascienza, in cui viene mostrato un mondo in cui le macchine prendono il sopravvento e si ribellano all'uomo o creature replicanti a caccia di esseri umani nelle strade di oscure città future. Il futuro è già qui. Tuttavia l'evoluzione non si arresta e ci attendono grandi cambiamenti, che miglioreranno significativamente la nostra esistenza, con applicazioni in campi spesso cruciali della vita e della società ma che, forse, in qualche caso avranno conseguenze non volute o non previste.
Non è un caso che sugli effetti e gli sviluppi di questo mondo e di questi strumenti si sovrappongano atteggiamenti contrastanti, felici aspettative e voci entusiastiche da un lato e toni preoccupati e timore di rischi ignoti dall'altro.
Soltanto il connubio tra intelligenza artificiale e umana sarà il vero antidoto ai pericoli a cui si rischia di andare incontro e per non rinunciare ai benefici occorre pensare oggi a politiche e progetti che favoriscono l'innovazione, solo se gestita con “intelligenza”.
Simone Arnaldi è docente di Sociologia generale e sociologia politica all' Università di Trieste. Ha partecipato e coordinato diversi progetti di ricerca di rilevanza nazionale ed internazionale ed è membro di comitati editoriali tra cui "Futuribili. Rivista di studi sul futuro e di previsione sociale". Studia gli aspetti sociali ed etici delle tecnologie emergenti; si è occupato di nanotecnologie, biologia sintetica e potenziamento umano, esaminando l'intreccio fra il discorso pubblico sulle tecnologie, l'ordine sociale e il suo mutamento. Le sue ricerche più recenti elaborano una teoria sociale della responsabilità ed esplorano come l'innovazione responsabile sia costruita dalle politiche pubbliche e nelle istituzioni al confine fra scienza, politica e mercato.
Oltre ai numerosi articoli su riviste e contributi apparsi in diversi libri, si ricorda il volume "Lʼimmaginazione creatrice. Nanotecnologie e società fra presente e futuro" (Il mulino 2011)
Marcello Pelillo è professore ordinario di Informatica presso l'Università Ca 'Foscari di Venezia, dove dirige il Centro europeo per la tecnologia vivente e guida il gruppo Computer Vision and Pattern Recognition da lui fondato nel 1995. Ha ricoperto incarichi di ricerca presso l'Università di Yale, La McGill University, l'Università di Vienna, la York University, l'University College di Londra e la National ICT Australia (NICTA).
È membro di vari comitati editoriali e coordinatore scientifico di diversi progetti di ricerca, tra cui SIMBAD, un progetto FP7 UE di grande successo dedicato all'analisi e al riconoscimento di modelli basati sulla somiglianza.È Fellow dell'IEEE e dello IAPR ed è stato nominato IEEE Distinguished Lecturer.
Ha pubblicato più di 200 articoli tecnici in riviste scientifiche, manuali e atti di conferenze nei settori del riconoscimento di modelli, visione artificiale e apprendimento automatico
*La rassegna è frutto della collaborazione con l'Ufficio scolastico di Rimini. Agli insegnanti sarà rilasciato regolare attestato di partecipazione.