San Sebastiano, la Polizia Municipale celebra il suo patrono

Gli interventi del Comandante, Domenico Gallo, e dell'Assessore, Stefano Vitali
Data di pubblicazione
Pubblichiamo gli interventi svolti dal Comandante Domenico Gallo e dall'Assessore Stefano Vitali durante la celebrazione di San Sebastiano, protettore del Corpo di Polizia Municipale, che si è tenuta quest'oggi alla Chiesa della Riconciliazione Intervento del Comandante alla Polizia Municipale, Domenico Gallo: La ricorrenza di San Sebastiano è, per la Polizia Municipale, tradizionale occasione per tracciare il bilancio dell'attività svolta nell'anno appena concluso. Una attività che, pur senza trascurare le tradizionali aree operative, si è sempre più confrontata con la strada della cooperazione tecnico-operativa con le polizie nazionali a competenza generale, in particolare nel trattamento di tutti quei fenomeni per i quali si configura un continuum problematico tra disordine urbano, tutela dell'ordine pubblico e criminalità diffusa. Mi limiterò a citare, in tal senso, la quotidiana partecipazione all'attività di “Controllo coordinato del territorio”; alla attività di accompagnamento alla frontiera dei cittadini stranieri espulsi; ai servizi preventivi di “Estate Sicura” e di contrasto in materia di “Abusivismo Commerciale”; la partecipazione, in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri, all'operazione “Scirocco”. Tale collaborazione tecnico-operativa ritengo abbia sortito – contrariamente a quanto le recenti classifiche giornalistiche potrebbero far concludere – ad effetti positivi che, peraltro, sono sotto gli occhi di tutti. Nel 1997 vi erano zone della città che i più consideravano “of limits”. Basti pensare ad aree quali la Stazione Ferroviaria, il Mercato Centrale Coperto, il Palazzetto dello Sport, il Lungomare Spadazzi, la ex Colonia Novarese con riferimento allo spaccio di sostanze stupefacenti, ovvero al Lungomare con riferimento al fenomeno della prostituzione: oggi sono aree che, sotto tali profili, risultano risanate. Mark Twain diceva che esistono le bugie, le grandi bugie e le statistiche. Anche senza applicare l'aforisma alle recenti classifiche sulla qualità della vita, ritengo che basti avere a mente cosa succede in alcune Regioni o grandi Città italiane, in quanto sedi operative della criminalità organizzata, per rendersi conto che i parametri utilizzati non considerano sufficientemente la criminalità reale. Ma anche sotto il profilo dei numeri, nascono perplessità. Ciò che conta realmente è il trend considerato per un periodo significativo. Raffrontando i dati, ad esempio, in un periodo di cinque anni (dal 1997 al 2001), le valutazioni possone essere difficilmente negative. Ma anche sotto il profilo metodologico credo vadano espresse alcune perplessità. Un caso per tutti: l'assimilazione, in un unico parametro, della sommatoria di due fenomeni tra di loro profondamente diversi, anche sotto il profilo dell'allarme sociale, quali lo scippo ed il borseggio. Mi scuso per questa digressione - per certi versi anche fuori campo - ma ho ritenuto mio dovere ribadire come il coordinamento operativo tra Forze di Polizia nazionali a competenza generale e Polizia Municipale sia una esperienza reale - peraltro non facilmente riscontrabile in altre realtà - i cui effetti si riverberano positivamente sulla Città. Credo sia giusto ricordare, inoltre, lo sforzo di creatività che vi è stato e che, alla lunga, ha trovato riscontro anche ai più alti livelli istituzionali: il disegno di legge del Governo in materia di regolamentazione della prostituzione, presentato il 20/12/2002, mutua i meccanismi deterrenti dall'ordinanza del Sindaco di Rimini del 1998, proposta ed attuata dalla Polizia Municipale; un Parlamentare locale ha recentemente proposto un disegno di legge di modifica del Testo Unico sugli stranieri, mutuandolo dall'ordinanza di Sindaco di Rimini del 2002 in materia di divieto di cessione di alloggio ai clandestini, proposta ed attuata dalla Polizia Municipale. Il nostro punto di forza - che è anche la molla che ci spingeva e ci spinge nell'impegno anche su aree operative non tradizionalmente nostre - è il convincimento di lavorare per la nostra città e per la comunità cui apparteniamo. In questo senso credo che l'occasione vada colta per manifestare una preoccupata riflessione in ordine allo stato di incertezza che caratterizza il futuro della Polizia Municipale. I contrasti politico-istituzionali correlati alla modifica del Titolo V della Costituzione nonché al Disegno di Legge Costituzionale n.1187 recentemente approvato dal Senato (la c.d.<>), unitamente alla mancata riforma della 65/86 (La legge quadro della Polizia Municipale), non giocano certo a favore di una soluzione caratterizzata dalle tempestività e chiarezza che sarebbero invero necessarie. Non è certo nostro compito – soprattutto in questa sede – quello di prospettare soluzioni; è però nostro dovere quello di manifestare la preoccupazione degli appartenenti al Corpo in ordine alla possibilità che anche il prossimo futuro sia caratterizzato da un ruolo spesso indefinito, punto di raccolta di compiti da altri ritenuti poco professionali. Fatta questa doverosa puntualizzazione, per quanto attiene una valutazione sull'attività svolta nel corso dell'anno 2002 – rimandando,per i dettagli, alla specifica scheda – riteniamo vadano particolarmente considerate, quanto meno sotto il profilo quantitativo: l'attività di polizia stradale, i cui dati più significativi sono rappresentati dai nr.1.964 incidenti stradali rilevati (circa il 70% degli incidenti occorsi sul territorio comunale) e dai quasi nr.110.000 atti di accertata violazione alle norme del C.d.S.; l'attività di polizia amministrativa e giudiziaria in materia di abusivismo commerciale, il cui dato più significativo è rappresentato dai circa nr.322.000 oggetti sequestrati; le attività di presidio e controllo del territorio dei nr.5 Distaccamenti territoriali cui si devono, tra l'altro, gli oltre nr.10.400 sopralluoghi per pratiche informative; l'attività di vigilanza in materia edilizia (nr. 1.151 i controlli effettuati), nonché in materia di inquinamento acustico. A quest'ultima attività si deve, in particolare, il significativo ridimensionamento, nel corso dell'estate, del fenomeno del disturbo della quiete pubblica; l'attività di contrasto della criminalità diffusa, svolta in collaborazione con la Polizie nazionali a competenza generale ( nr.73 arresti) ed, in particolare, lo svolgimento dell'operazione “Scirocco” per la quale siamo stati, per la prima volta nella nostra storia, unitamente all'Arma dei Carabinieri, cointestatari di una delega della Direzione Distrettuale Antimafia; l'attività dei vari Uffici cui compete la gestione amministrativa dell'enorme mole di atti conseguente all'attività operativa, ed a cui si devono gli oltre 4 milioni di Euro incassati; le nr.180 comparse, in difesa dell'Ente, avanti al Giudice di Pace; nr.8.000 atti, tra permessi, autorizzazioni, ordinanze, emanati; le nr.4.700 segnalazioni ad Uffici interni ed esterni all'Ente. Sulla base di tali elementi riteniamo di aver corrisposto, pur nei limiti delle nostre capacità e delle risorse assegnate, a quanto l'Amministrazione ci aveva indicato come obiettivo nella “Relazione previsionale e programmatica 2002”, approvata dal Consiglio Comunale. Personalmente sento il dovere di manifestare a tutto il Personale in forza al Settore il sentito ringraziamento per l'abnegazione e la professionalità profusa; senza tale apporto di volontà, spesso condotto ben al di là del mero dovere d'istituto, non sarebbe stato possibile concretizzare gli obiettivi raggiunti. Sento altresì il dovere, in questa sede, di ringraziare il Sindaco Dott. Alberto Ravaioli e l'Assessore alla Polizia Municipale Stefano Vitali per l'attenzione e l'impegno con cui hanno esercitato le attività di indirizzo e controllo del Settore. Analogamente esprimo un sentito ringraziamento all'Autorità Giudiziaria, al Sig. Prefetto, al Sig. Questore, ai Sigg. Comandanti delle Forze di Polizia e della Capitaneria di Porto, ai colleghi dell'Amministrazione Comunale, per la costante disponibilità e collaborazione. Per concludere, rivolgo un caro ricordo ai colleghi immaturamente scomparsi: nel nostro cuore, nessuna croce manca. Ringrazio tutti per la gentile attenzione prestata. Intervento dell'Assessore alla Polizia Municipale, Stefano Vitali: La tradizione non ha trasformato la celebrazione odierna in uno stanca consuetudine. Questo perché San Sebastiano rappresenta non solo la festa degli agenti di Polizia Municipale ma soprattutto l'occasione per riflettere sull'attività svolta e sul ruolo che il Corpo ha nella città. Il 2002 si è rivelato un anno molto intenso, che ha visto il Corpo di Polizia Municipale impegnato con successo su molti fronti. I numeri che verranno tra poco elencati dal Comandante Gallo dimostrano quanto estesa e capillare sia stata questa azione, sempre orientata verso la sicurezza del cittadino, il rispetto delle leggi e la tutela dell'ordine pubblico. Nuovi compiti si sono sommati ai già tanti precedenti. Vorrei solo ricordare come nel 2002 il Comune di Rimini, unico in provincia, abbia applicato la circolazione a targhe alterne con costanza; e se, alla fine, il disagio dei cittadini è stato contenuto, importante si è rivelato in questo senso il lavoro degli agenti della Polizia Municipale. Vorrei rammentare come addirittura innovativo a livello nazionale è stato lo strumento ideato per la lotta contro gli affitti irregolari ai cittadini extracomunitari; un'ordinanza inedita che ha consentito di cogliere risultati strategici nella lotta contro chi sfrutta i più deboli, portando alla luce un sottobosco di illegalità per certi versi clamoroso. Vorrei ribadire l'assoluta bontà del lavoro investigativo in collaborazione con le forze dell'ordine istituzionali; attività che ha portato a cogliere obiettivi nevralgici e grazie alla quale sono stati inferti duri colpi alla criminalità locale. Per tutto questo e il resto non posso che ringraziare tutti i componenti del Corpo di Polizia Municipale i quali hanno dimostrato una volta di più il loro straordinario senso di attaccamento alla stessa 'maglia', vale a dire alla tutela della collettività e dei diritti del cittadino. Con molta sincerità: allorché un anno e mezzo fa il Sindaco di Rimini mi ha assegnato la delega alla Polizia Municipale, non pensavo che il livello di coesione interna del Corpo fosse così elevato. Credo che questo sia un patrimonio a favore della città e che la stessa città ha tutto l'interesse a tutelare e rispettare anche in futuro. Il lavoro che ci aspetta è tanto e ancora tanti saranno i sacrifici che ci toccheranno durante l'anno. In questa sede io desidero indicare un campo di azione dove concentrare nel 2003 i nostri sforzi: il rispetto del Codice della Strada. Troppi sono gli incidenti, troppe le vittime causate da chi non ha timore di pigiare sull'acceleratore nonostante i divieti, di guidare in stato di alterazione, di infischiarsene di qualsiasi comportamento lecito. E' nostro dovere intervenire preventivamente con fermezza; questo ci chiedono i cittadini, impauriti da strade che qualche incosciente equipara a piste di Formula 1. Si spiega in questo senso il dato in forte incremento del numero di sanzioni per violazioni del Codice della Strada: davanti a comportamenti che mettono a repentaglio la vita umana- propria e degli altri- ritengo sia doveroso il ricorso a tutte le misure previste dalla legge. Non solo per fatti più gravi ma per tutto ciò che è compreso nel rispetto quotidiano delle regole comuni. Ringrazio di nuovo il Corpo di Polizia Municipale per quanto ha fatto per Rimini e quanto farà.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:20