Inaugurata sabato mattina la mostra dedicata al grande erudita dalmata del '700, in occasione del duecentocinquantesimo anniversario dei rilievi geodetici effettuati a Rimini. La mostra si protrarrà fino al 15 febbraio
Data di pubblicazione
Sabato mattina nella sala della Cineteca di Palazzo Gambalunga ha avuto luogo l'inaugurazione della mostra Ruggiero Giuseppe Boscovich, 'mezzo turco, matematico pontificio' a Rimini allestita al piano superiore nelle sale antiche della Biblioteca Gambalunga che la ha organizzata in collaborazione con l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali e la Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, ed il concorso di numerosi sponsor privati. La mostra resterà aperta al pubblico, con ingresso libero, fino al 15 febbraio, osservando il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19; il sabato dalle 9.30 alle 12.30. La mostra viene organizzata in occasione del duecentocinquantesimo anniversario dei rilievi geodetici effettuati a Rimini dal gesuita dalmata Ruggiero Giuseppe Boscovich (1711-1787), uno dei maggiori scienziati del Settecento, considerato il fondatore della Specola di Brera e noto in Europa come astronomo, matematico, geodeta, filosofo naturale. La mostra, che si tiene nelle suggestive sale antiche della Biblioteca, intende illustrare in particolare quella che può ritenersi una delle più importanti rilevazioni geodetiche e geografiche del Settecento europeo. La rilevazione s’inseriva nell’acceso dibattito sulla forma della Terra - se fosse schiacciata ai poli o all’equatore -, che vedeva opposti Newton e Cassini. Boscovich sosteneva la necessità di misurare gli archi di meridiano a latitudini intermedie: l’offerta di stendere la carta dei domini papali gli consentì anche di misurare l’arco di meridiano tra Roma e Rimini, imprese entrambe realizzate con l’aiuto del matematico e confratello Christopher Maire tra l’ottobre 1750 e il novembre 1752. Particolarmente importanti sono i lavori effettuati a Rimini, ossia la stesura e misura della base geodetica nel litorale tra Rimini e Riccione - indispensabile per il controllo dell’esattezza dell’intera operazione -, e le osservazioni astronomiche e geodetiche eseguite con l’ausilio degli strumenti del conte riminese Francesco Garampi, fratello del più noto cardinale Giuseppe. Boscovich ritornerà a Rimini nel 1764, chiamato dalla Comunità riminese per un parere tecnico per risolvere l’annoso problema del porto, situato alla foce del fiume Marecchia, soggetto a progressivo interramento con grave danno per il commercio della città. In questa circostanza propose un rimedio drastico, ma risolutivo: 'Io son persuaso che si avrà un porto buono e stabile o levando la Marecchia dal porto presente, o levando il porto dalla presente Marecchia', anticipando soluzioni adottate solo intorno al 1930. La mostra, che presenta atlanti, carte geografiche, mappe, disegni, libri e strumenti dell'epoca, è curata dal prof. Enrico Gamba, storico della scienza e della tecnica, e dalla dr.ssa Paola Delbianco, responsabile della Sezione Manoscritti e Fondi antichi della Gambalunga, ed è corredata da un catalogo edito dalla Soprintendenza ai Beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna nella collana 'IBC. Immagini e Documenti'. I materiali documentari provengono, oltre che dalla Biblioteca Gambalunga, dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, dalla Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna, dal Museo della Specola dell'Università di Bologna, dall'Archivio di Stato e dal Santuario delle Grazie di Rimini. Il catalogo, a cura di Paola Delbianco, si apre con il saggio di Antonio Montanari, che considera la situazione di Rimini al tempo di Boscovich sotto il profilo socio-politico, urbanistico e culturale; seguono il saggio di Enrico Gamba, dedicato ai rilievi geodetici a Rimini - nel contesto del dibattito sulla forma della terra affrontato anche in una prospettiva storica - e alla stesura della carta dello Stato della Chiesa, e quello di Alessandro Serpieri, che esamina la posizione di Boscovich nella questione del porto di Rimini. La seconda parte del catalogo, corredata da immagini di notevole valore sia estetico che documentario, è costituita dalle schede delle opere in mostra distribuite nelle seguenti sezioni: I. La rappresentazione e il disegno della terra; II. Rimini nel ‘700: la rappresentazione della città; III. Le dimore di Boscovich a Rimini; IV. Il porto di Rimini, con le due sottosezioni: 1. La disputa dei matematici e la scienza idraulica del tempo; 2. Progetti, piante e disegni dei ‘porti’ della città.

I dati personali pubblicati sono riutilizzabili solo alle condizioni previste dalla direttiva comunitaria 2003/98/CE e dal d.lgs. 36/2006

Comune di Rimini
Piazza Cavour 27 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704111
PEC protocollo.generale@pec.comune.rimini.it 
P.iva 00304260409

URP - UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - FRONT OFFICE
Piazza Cavour 29 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704704
Email: urp@comune.rimini.it

 

Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:20