L'8 marzo, giornata internazionale della donna - ha detto l'assessore alle Politiche di genere Nadia Rossi - ci è sembrato il miglior momento per ricordare Rossella Urru, e con lei tutte le donne impegnate con passione, tenacia, capacità nel mondo del volontariato.
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Il manifesto che abbiamo voluto esporre dalla sede del Comune - ha proseguito la Rossi - vuol essere un appello a mantenere alta l'attenzione di tutta la nostra comunità affinché niente che non possa essere fatto per la sua liberazione sia tralasciato.

Il Comune di Rimini, insieme a tanti comuni d'Italia, chiede la liberazione di Rossella e dei suoi due compagni ricordando anche tutti gli altri volontari, ma non solo, attualmente sequestrati in varie zone del mondo. Ancora una volta il mondo dell'associazionismo e del volontariato paga il proprio impegno per il sociale nelle aree povere del mondo e ancora una volta, non a caso, è una donna a essere presente in quei luoghi e a subire il sequestro.

Rossella libera, subito."

"Rossella Urru libera": la dichiarazione dell'assessore per la Pace e la Cooperazione Internazionale Sara Visintin

"Con la decisione di esporre dai balconi della casa comunale uno striscione, l'Amministrazione Comunale di Rimini si impegna pubblicamente
per la liberazione di Rossella Urru, cooperante italiana, in mano ai rapitori dallo scorso 23 ottobre assieme ai due cooperanti spagnoli AinhoFernandez Rincon e Enric Gonyalons.

Con questa mobilitazione istituzionale vogliamo fare pressione su tutti i livelli istituzionali e sull'opinione pubblica affinché non diminuisca l'attenzione sul rapimento dei tre cooperanti e si possa arrivare ad una soluzione positiva.

Il Comune di Rimini è da sempre impegnato a sostegno del popolo Saharawi per una soluzione pacifica ed equa della questione Saharawi, sia sul piano politico sia attraverso il sostegno di progetti di cooperazione decentrata di aiuto umanitario ai profughi Saharawi che si trovano nei campi nel sud dell'Algeria, luogo del rapimento.

Rossella, e come lei molti altri cooperanti, dedica la propria vita e il proprio impegno per difendere i diritti globali di ciascun individuo e persupportare la lotta di un intero popolo affinché questa non venga dimenticata. Per questa ragione non possiamo abbandonare chi oggi rischia la vita per garantire quella degli altri e dobbiamo sostenere la campagna per la sua liberazione.

Rossella, Ainhoa ed Enric, così come tutti gli altri che rischiano ogni giorno la vita in luoghi di conflitto supportando le popolazioni locali e con un lavoro di sensibilizzazione politica a livello internazionale, rappresentano un valore aggiunto nelle nostre comunità locali.

L'esperienza diretta nei campi profughi saharawi, la conoscenza in prima persona di come vivono i profughi e della difficile soluzione della questione saharawi, mi spingono a ringraziare Rossella e molti altri per
la presenza e il lavoro fatto in zone ad alto rischio e a sperare possa
presto ritornare a casa e continuare il suo lavoro."

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:08