Tredici i ragazzi seguiti, sette le proposte di occupazione da parte delle aziende
Dopo il primo anno di attività si rinnova per il secondo anno il progetto Work Coach, un progetto nato per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità attraverso il supporto di una figura professionalizzata che faccia da facilitatore ed interlocutore con le realtà produttive del territorio. Il progetto prevede l’attivazione per i ragazzi in carico al Servizio Disabili adulti del Distretto di Rimini di un percorso di orientamento, identificando capacità, conoscenze, motivazione, preferenze al fine di creare le condizioni per un eventuale inserimento lavorativo in una delle aziende aderenti al progetto. Il candidato sarà poi chiamato ad accettare o meno l’eventuale inserimento nell’azienda proposta.
In questo primo anno di sperimentazione, grazie al supporto della figura professionale del work coach sono state tredici le persone seguite dal Servizio Disabili che sono state coinvolte nel percorso di empowerment e messe a contatto con il mondo del lavoro. Importante anche il lavoro svolto di sensibilizzazione del tessuto aziendale del territorio, con oltre una cinquantina di realtà aziendali coinvolte nel progetto. Da questo percorso sono nate sette proposte di assunzione di cui tre si sono trasformate in contratti di lavoro, in diversi ambiti e settori.
Il progetto è stato prorogato di un anno, finanziato con un contributo di 30mila euro da parte del Distretto di Rimini ed è affidato alla New Horizon Società Cooperativa Sociale Onlus che opera in collaborazione con Coop Il Millepiedi e Fondazione San Giuseppe.
“Questo primo anno è servito in particolare al Servizio Disabili per definire come orientare il progetto, cercando quindi di capire e analizzare sia ciò di cui le aziende sono in cerca, sia le esigenze dei ragazzi e ragazze che aderiscono al progetto – sottolinea l’assessore Kristian Gianfreda – I primi riscontri sono più che positivi, non tanto per i numeri ma per la rete che si sta creando e per la crescente sensibilità che riscontriamo da parte del tessuto imprenditoriale cittadino rispetto ad un tema, quello dell’inclusione lavorativa dei soggetti più fragili, su cui come Distretto investiamo e crediamo in maniera particolare, grazie anche all’impegno degli operatori e degli assistenti sociali che seguono i progetti. Crediamo che la figura del work coach possa consentirci di fare un ulteriore salto di qualità, anche rispetto ad esperienze già consolidate e virtuose come il progetto Una spiaggia per tutti, che prosegue anche questa stagione, con sette persone con disabilità fisiche e mentali impegnate a lavorare negli stabilimenti balneari riminesi, grazie al coinvolgimento della Cooperativa operatori di spiaggia. L’obiettivo di questi e di altri progetti è chiaro: promuovere la massima autonomia delle persone con disabilità, rinforzando allo stesso tempo la rete territoriale e le sinergie tra soggetti pubblici e privati, a beneficio dell’intera comunità”.