La giornata di studio è iniziata con l’incontro nella Sala del Consiglio Comunale
Si è svolta questa mattina una lezione e un approfondimento formativo sulla rigenerazione urbana nell’ambito della visita di 60 studenti internazionali, provenienti da 24 Paesi diversi, iscritti alla Laurea Magistrale del Dipartimento di Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino. Un incontro, promosso dalla prestigiosa scuola di architettura torinese, ha scelto Rimini come caso studio per le sue recenti e significative trasformazioni urbane.
All'incontro hanno partecipato, oltre ad alcuni docenti del Politecnico, Chiara Fravisini, Dirigente del Settore Edilizia Pubblica e Qualità Urbana del Comune di Rimini, che ha curato l'organizzazione dell'evento.
Dopo i saluti dell'assessora all'Urbanistica e alla Pianificazione del Territorio, Valentina Ridolfi, agli studenti è stata illustrata l'evoluzione urbanistica di Rimini negli ultimi dieci anni, con particolare attenzione al Centro Storico e ai suoi luoghi di maggiore rilevanza monumentale e archeologica, come Palazzo Lettimi, le rovine di San Francesco, l’Anfiteatro, nonché spazi urbani strategici come l’area del Mercato Coperto e Piazzale Antonio Gramsci.
Un momento di confronto significativo sulle dinamiche della trasformazione urbana e sulle possibili idee che possono emergere dal contesto cittadino, in cui gli studenti del DAD – sotto il coordinamento del professore Marco Trisciuoglio, vice-rettore aggregato del Politecnico di Torino, e della professoressa Marta Bottero – si inseriscono nel più ampio percorso del "Laboratorio Atelier", dedicato ai progetti di trasformazione urbana, valutazione economica e coinvolgimento di stakeholders pubblici e privati.
L’intera giornata di studio è iniziata con l’incontro nella Sala del Consiglio Comunale e proseguirà nel pomeriggio con una visita guidata nel Centro Storico, durante la quale gli studenti esploreranno i luoghi identificati come oggetto di studio per il loro percorso accademico. Alla visita si è aggiunto, per accompagnare i ragazzi, anche il
Dott. Marcello Cartoceti, Archeologo della Società AdArte
Le proposte provenienti dal progetto, saranno poi raccolte in una mostra e presentate alla Città dopo l'estate.