Domenica 31 luglio il Museo della Città si prepara ad accogliere una delegazione del Giappone in viaggio lungo l'itinerario che, nel 1585, portò gli ambasciatori di tre principi giapponesi, convertiti al cattolicesimo dai Gesuiti, a Roma, in visita al Papa. I giovani ambasciatori e i Padri Gesuiti che li accompagnavano in quel lunghissimo viaggio, furono ricevuti da Papa Sisto V, succeduto in quei giorni a Papa Gregorio XIII
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A ricordare la sosta della delegazione nella nostra Città, al ritorno da Roma, è una epigrafe che i Riminesi, come cita Luigi Tonini "vollero posta in marmo a ricordo di quell'avvenimento": un documento importante nel racconto di un legame antico fra Rimini e l'Oriente. Già sotto la loggia del palazzo comunale e quindi trasferita nell'atrio della Gambalunghiana, l'epigrafe è ora conservata, in più frammenti, al Museo della Città.

Qui, grazie alla iniziativa dell'Associazione di Amicizia Nippo-Sammarinese che fa capo all'Ambasciata San Marino-Tokyo nella persona dott. Riccardo Ricciotti (segreteria generale), la delegazione della città di Hokuto e di Nagasaki guidata dal prof. Kozasa, in viaggio attraverso l'Italia sulle tracce dei nobili antenati, sarà ricevuta dal Direttore dei Musei Comunali dott. Maurizio Biordi e avrà la possibilità di osservare da vicino una pagina della storia della comunità cristiana giapponese, quale l'epigrafe del XVI secolo.

Non solo. Con l'occasione, grazie alla collaborazione della Biblioteca Civica Gambalunga, i gentili ospiti potranno anche visionare un interessante il manoscritto di Matteo Bruni, medico riminese (1522-1600) che ricoprì diverse cariche pubbliche nella città natale. Celebri restano le sue dispute di argomento medico-sanitario con Bartolomeo Traffichetti, medico di Bertinoro stabilitosi a Rimini. Scrisse il Diario del s.r Matteo Bruni Medico e Gentilhomo Riminese del 1571 sino al 1595, che si conserva inedito nella Biblioteca Gambalunga.

Davanti alle opere che documentano il passaggio della delegazione giapponese a Rimini nel 1585, riaffiora la storia già raccontata dal Clementini e dal Tonini, ma anche si rinnova il legame tra i popoli, nella suggestione della cornice dell'antico Convento dei Gesuiti, ora sede del Museo cittadino, e nel generoso spirito dell'accoglienza e della condivisione.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:09