Testo della lettera inviata dall'Assessore alle Attività Economiche, Antonio Gamberini, al Direttore del settimanale 'Panorama', Carlo Rossella: Illustrissimo Direttore, l'inchiesta pubblicata sull'ultimo numero del suo Giornale in merito ai prezzi di prodotti e servizi nelle località turistiche italiane è ricca di spunti di interesse e temi di discussione. E proprio per la delicatezza dell'argomento in questione che ritengo utile sottoporLe alcune precisazioni che sicuramente potranno meglio definire il quadro informativo riportato. Innanzitutto va detto che in data 19 marzo 2003 il Comune di Rimini, la Camera di Commercio, l'Apt dell'Emilia Romagna, le Associazioni di Categoria (Confcommercio, Confesercenti, Ceto Medio, CNA, Confartigianato, Aia, Api) e dei Consumatori (Federconsumatori, Adconsum, Adoc), le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl, Uil hanno siglato uno speciale protocollo d'intesa sull'andamento dei prezzi denominato 'Prezzo Sicuro Estate- La qualità di un'estate ben spesa'. Grazie a questo atto il tessuto amministrativo, economico e sindacale riminese sostanzialmente si impegna per tutta l'estate 2003 a tenere bloccati i prezzi di 47 prodotti di prima utilità e alto consumo. Ciò nell'ottica di una semplice valutazione: un fattore da sempre fondamentale della capacità di attrazione di Rimini e della riviera romagnola sta naturalmente nell'imbattibile rapporto qualità-costo dei servizi alberghieri e extralberghieri offerti e dunque vale la pena ribadire a tutti i livelli e in tutti i modi tale peculiarità vincente. Sono 422 le attività commerciali aderenti a 'Prezzo Sicuro Estate', gran parte delle quali stabilimenti balneari (164) e pubblici esercizi (112). Un numero consistente di operatori che quotidianamente propongono a costo fissato sui livelli dello scorso anno i prodotti e i servizi inseriti nel suddetto paniere. E dalle ricognizioni compiute dagli enti e dalle associazioni firmatarie sugli esercizi aderenti a 'Prezzo Sicuro Estate' è possibile stilate l'elenco dei prezzi delle merci scelte. Solo qualche esempio. Per quanto riguarda i bar di spiaggia sono questi i prezzi al consumo dei prodotti nel paniere: - caffè 0,85 euro; - cappuccino 1,20 euro; - brioche 0,80 euro; - birra alla spina 1,90 euro; - lattina Coca Cola 2 euro Le pizzerie propongono: - Margherita 3,50 euro; - Napoli 4 euro; - Coca Cola o equivalente 1,80 euro; - Acqua in bottiglia grande 1,50 euro Mentre i ristoranti: - spaghetti al pomodoro 4 euro; - spaghetti al ragù 4,50 euro; - caprese 4 euro - prosciutto e melone 5,50 euro Sui servizi di spiaggia il noleggio di pedalò e moscone ammonta a 8 euro un'ora e 6 euro mezz'ora; l'affitto di ombrellone e lettino per una giornata intera costa rispettivamente 5 euro e 4 euro mentre il costo complessivo di ombrellone + 2 lettini ammonta giornalmente a 13 euro. Il gelato in cono piccolo varia da 1,50-1,60 euro e il gelato sfuso al chilogrammo 8,50 euro. Scusi, illustrissimo Direttore, la laconicità 'ragionieristica' di questi dati ma sono essenziali per comprendere lo spirito di un'iniziativa che Rimini ha assunto con l'obiettivo prioritario di saldare il legame tra consumatori, anzi cittadini, e esercenti. Credo in questa maniera di avere contribuito a portare qualche elemento di chiarezza in più su una materia più importante di quella che appare in prima battuta. Disponibile ad ogni ulteriore chiarimento, La ringrazio per l'attenzione concessa e porgo i miei distinti saluti.