A Rimini il Forum delle Città dell'Adriatico e dello Ionio

Venerdì 30 marzo 2007 si svolgerà, presso il Museo Comunale di Rimini, a partire dalle ore 10.30 la seduta plenaria del Comitato direttivo del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, alla quale parteciperanno sindaci, amministratori, dirigenti e funzionari in rappresentanza delle 48 città che aderiscono all’Associazione "Forum delle Città dell'Adriatico e dello Ionio"
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E’ la prima volta che questa iniziativa si tiene a Rimini, città che è entrata nell’organismo direttivo lo scorso anno. Si tratta dunque di un importante attestato alla vocazione baricentrica del territorio riminese rispetto alle politiche comunitarie inerenti l’area mediterranea.

“Se Sawwtaca, che aveva come ente leader il Comune di Rimini, è stato un progetto fondamentale nel definire un’intesa tra Stati diversi per la tutela del mare Adriatico- commenta l’Assessore ai Finanziamenti e Programmi dell'Unione Europea, Karen Visani-, la partecipazione al direttivo del Forum può consentirci un salto di qualità ulteriore. Si tratta infatti di rendere sistematica la sinergia tra città che si affacciano sullo stesso bacino per intercettare finanziamenti comunitari riguardanti tematiche comuni. Io credo che il turismo sostenibile e tutto il discorso inerente la promozione delle imprese turistiche siano tra queste. Rimini può e deve impegnarsi su questi fronti, sulla base di un’esperienza e una cultura dell’accoglienza che fa già scuola.”

L'Associazione ‘Forum delle Città dell'Adriatico e dello Ionio’ è un network istituito nel 1999 allo scopo di promuovere forme innovative di cooperazione decentrata e partenariati tra le Amministrazioni Comunali di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia e Montenegro; la sua sede è ad Ancona, presso la sede del Comune Assessorato alle Relazioni internazionali.
Il Forum opera allo scopo di favorire la cooperazione amministrativa e l'integrazione economica, sociale, culturale e scientifica dello spazio adriatico-ionico, agevolandone gli scambi ed i flussi transfrontalieri, oltre a definire un'immagine condivisa e comune dell'area.
Per il raggiungimento di questi obiettivi, il Forum promuove:

  • lo sviluppo urbano, rurale e costiero, nell'ottica della salvaguardia paesaggistica e della gestione comune delle risorse ambientali;
  • la promozione della cultura imprenditoriale, il sostegno alle piccole e medie imprese e l'incentivazione di iniziative locali per l'occupazione;
  • l'integrazione sociale e del mercato del lavoro;
  • la condivisione di risorse umane e di strutture nei campi della ricerca, dello sviluppo tecnologico, dell'istruzione, della cultura, della sanità e delle comunicazioni;
  • l'efficienza energetica e l'uso di fonti energetiche rinnovabili;
  • il miglioramento di reti e servizi nel settore dei trasporti e dei sistemi di approvvigionamento idrico;
  • la cooperazione in ambito giuridico e amministrativo;
  • la collaborazione attiva tra Istituzioni e società civile;
  • la pianificazione e la gestione di studi, progetti ed attività di comunicazione e pubbliche relazioni;
  • la ricerca e l'attivazione di finanziamenti, in particolare di natura comunitaria.

Inoltre, per far fronte alla duplice prospettiva di favorire lo sviluppo economico nell'ottica della salvaguardia ambientale e di dare maggiore organicità alle iniziative di tutela delle risorse naturali, le città del Forum hanno avvertito la necessità di integrare queste due dimensioni nei propri processi decisionali.
A questo scopo, attraverso forme miste di partenariato tra società civile ed istituzioni locali e regionali e sulla base dei princìpi metodologici adottati dall'esperienza di Agenda 21, è stato definito un Programma di intervento denominato Adriatic Action Plan che riguarda le comuni strategie di azione da realizzare entro il 2020 nell'area adriatica e che è stato finanziato dall'Unione Europea attraverso il Programma transfrontaliero Interreg III C.
Una parte cospicua delle attività che rientrano in questa operazione è finalizzata a rafforzare l'interazione tra le Amministrazioni locali delle due sponde adriatiche, in particolare sui versanti delle procedure per l'analisi e la valutazione dei sistemi economici locali e delle politiche per la sostenibilità ambientale, di una piattaforma web per la gestione delle attività di comunicazione e marketing, nonché di un network di cooperazione per gli operatori economici e sociali.

Sono in tutto 48 le città aderenti al Forum, in rappresentanza di 7 Stati.

  • Cinque per l’Albania (Durres, Lezhe, Saranda, Shkoder, Vlore);
  • una per la Bosnia-Erzegovina (Neum);
  • sei per la Croazia (Dubrovnik, Ploce, Rijeka, Sibenik, Split, Zadar);
  • cinque per la Grecia (Corfou, Igoumenitsa, Parga, Patra, Preveda);
  • una per il Montenegro (Bar);
  • due per la Slovenia (Izola, Koper);
  • ventotto per l’Italia (Adria, Ancona, Alessano, Bari, Brindisi, Castrano, Chioggia, Civitanova Marche, Falconara Marittima, Francavilla a Mare, Manfredonia, Molfetta, Monfalcone, Ortona, Pesaro, Pescara, Porto San Giorgio, Ravenna, Riccione, Rimini, San Pietro Vernotico, San Benedetto del Tronto, Senigallia, Taranto, Torchiarolo, Trani, Tricase, Venezia.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:13