Si è svolta questa mattina nella sede del Museo della Città, alla presenza del figlio Aldo, amici, parenti, autorità, semplici ammiratori, la commemorazione per la scomparsa di René Gruau, deceduto a Roma il 31 marzo 2004. “Il cammino terreno di Renato Zavagli in arte René Gruau si conclude nello stesso luogo in cui era cominciato: Rimini. – ha detto il Sindaco di Rimini Alberto Ravaioli che con l’assessore alla Cultura Stefano Pivato ha sovrinteso la cerimonia - Credo che la città e la comunità riminesi debbano essere una volta di più grati a un uomo che, in punto di morte, dopo aver portato e fatto conoscere la sua straordinaria arte in tutto il mondo ha esplicitamente scelto e chiesto di riposare nella terra in cui è nato . Non è mia intenzione, non è intenzione del Comune di Rimini, fare dell'ultimo saluto a Renato solo un momento di malinconia e tristezza. Per questo abbiamo voluto ricordarlo qui, in mezzo alle sue opere, come se fosse ancora fra noi. Per questo dobbiamo ricordarlo attraverso l'eleganza, i colori, le inconfondibili silhouette femminili, la celebre stellina che spiccavano nelle sue opere, vere e proprie icone della contemporaneità. Per questo dobbiamo avere di Renè Gruau un'immagine viva, che resterà tale per sempre grazie alle sue creazioni, molte delle quali in queste sale. E' un luogo bellissimo e inusuale per l'immagine classica che si ha di un museo: un luogo la cui realizzazione è vanto e orgoglio di questa Amministrazione Comunale che quattro anni fa decise di dare impulso al percorso di ricerca dell'identità riminese partendo dal 'ritorno' di Renato Zavagli in arte Renè Gruau. Perché c'è tanto di Rimini in quelle immagini accostate alle firme più prestigiose della moda di tutti i tempi, in quelle signore di carta dagli abiti vaporosi e eleganti, in quella tavolozza cromatica quanto di più lontano dall'eccesso e dal kitsch vi possa essere mai stato. La gioia di vivere, la fantasia, la creatività, la classe che si levano dalle creazioni di Gruau sono nel patrimonio genetico del riminese Carlo Zavagli, della migliore riminesità rappresentata nel mondo anche da Federico Fellini. Grazie a loro Rimini avrà perennemente due formidabili e inarrivabili testimonial in Europa come in Asia o in America e potrà perennemente contare su una memoria artistica e collettiva impareggiabile. Grazie Renè Gruau. Grazie e riposa in pace per sempre nella tua terra.” Colgo infine questa occasione per esprimere pubblicamente le mie condoglianze al figlio Aldo.” Alla commemorazione del Sindaco Ravaioli ha fatto seguito il ricordo di Gianluca Lo Vetro, giornalista e critico di moda, sulla figura del grande stilista riminese, donando al termine della cerimonia al Museo di Rimini, a nome di Laura Biagiotti, il modello numero ‘0’ della ‘Borsa Gruau’, realizzata con intarsi di pelli pregiate a riprodurre il profilo della stilista così come l’ha realizzato Gruau nel ’72. A Laura Biagiotti Gruau era particolarmente legato, tanto da regalarle il suo ultimo disegno in occasione del trentesimo compleanno della maison nel 2002. Dopo la commemorazione le ceneri di René Gruau sono state traslate, come da volontà testamentaria, nel famedio del cimitero urbano di Rimini, accanto alla tomba di Federico Fellini. Renato Zavagli Ricciardelli delle Caminate, in arte René Gruau, nacque a Rimini nel 1909 da Maria Gruau, da cui ha preso il nome, e dal conte Alessandro. Gruau, naturalizzato francese dopo il suo trasferimento a Parigi nel 1930, ha avuto l´onore di inaugurare nel 1999 con una propria mostra il Museo della Pubblicità di Parigi, di vedersi dedicata una sezione permanente nel Museo della Città di Rimini (costituita da opere da lui donate) e di essere celebrato dall´Istituto italiano di cultura di Parigi con un'esposizione (organizzata in collaborazione del Comune di Rimini) intitolata 'René Gruau. Nato a Rimini, creatore di sogni'. Quella stessa mostra che è stata allestita nell'ottobre 2003 presso l'Istituto italiano di cultura di Toronto. Settanta anni di gusto parigino - Gruau ha collaborato con le più grandi case di moda, da Dior a Yves Saint-Laurent, da Chanel a Balenciaga - hanno la loro lontana origine nelle atmosfere felliniane del Grand Hotel di Rimini dove il disegnatore periodicamente soggiornava.