Nella stagione più delicata per il nostro turismo, Rimini cambia musica e si trasforma nella città del ritmo.
Nel giro di neanche un mese siamo riusciti a dare sostanza ad un clima vero che rende Rimini attraente e dinamica. Lopposto di un evento spot o solo per riminesi o solo per turisti. Rimini è riuscita ad inanellare una serie di eventi straordinari: due edizioni da record della Molo Street Parade e della Notte Rosa, intervallate dai campionati europei di Cheerleading, e dal festival di danza sportiva più grande del mondo: Sportdance. Un mese di contenuti ed eventi culturali e musicali coerenti, figli si una strategia turistica precisa che vuole rilanciare Rimini come città del ritmo, in linea con il mito musicale della città e con il suo sound.
Non un singolo evento, ma un vero e proprio prodotto turistico, punto deccellenza di un lungo e qualificato programma di iniziative che producono innanzitutto emozioni indimenticabili nei luoghi dellanima della nostra città, dalla marina al centro storico, inondati da un fiume di persone. La scelta di un format fortunato, giocato sullincrocio fra nuove tendenze e tradizione, nuovi linguaggi della contemporaneità e lanima di una terra autentica, hanno consolidato ormai la capacità di attrazione delle due principali torri dellestate balneare di questo nostro tratto di costa, con performance di presenze che partono dal numero due in avanti: 200 mila la Molo, 2 milioni la Notte Rosa, numeri che non hanno eguali nel panorama degli eventi estivi dellintrattenimento.
Sono risultati che non si improvvisano con colpi di fortuna occasionali, ma rappresentano lesito di un lavoro intenso proiettato nel tempo, non limportazione di prodotti spettacolari chiavi in mano calati dallalto, ma la costruzione paziente di un lavoro di aggregazione di soggetti e protagonisti che conoscono a fondo la ricchezza antropologica e le potenzialità della loro terra.
Pubblico e privato protagonisti, che sperimentano sul campo modelli misti di gestione che ottimizzano risorse, contengono limpiego di quelle pubbliche, in uno scenario di forte incremento dellinvestimento dei privati, che hanno sostenuto il rischio con lo spirito di appartenenza e la passione sbocciano quando si ritrova il gusto di credere in unimpresa comune.
Un incalcolabile patrimonio che si sta accumulando anno dopo anno, una miscela di creatività e redditività che comincia a rendere giustizia sul potenziale economico che possono sprigionare la cultura e lintrattenimento se progettati con cura sulle peculiarità di un territorio.
Cultura e divertimento che fanno girare leconomia, producono presenze, reddito e occupazione.
Se questo è lo scenario, occorre dire che per meno non si può, per meno di quello non vale forse la pena scommettere.
Ecco perché stiamo pensando da qualche tempo di completare un ideale calendario che rappresenti la punteggiatura di alcune eccellenze dellestate riminese: dopo la Molo, il Cheerleading, la Notte Rosa e Sportdance, un quinto evento di eguale impatto e capacità di mobilitazione, che abbiamo immaginato fondarsi intorno alla suggestione del ritmo come antidoto allaria stagnante della crisi, della danza come invito alla bellezza del movimento.
Ancora più forte se pensiamo che il bacino di massa a cui pensiamo di attingere allenorme popolo della danza sportiva, in una esplosione di colori, suoni e movimenti che accompagnano il procedere festoso dei grandi carri in sfilata sul lungomare di Rimini, fino al porto canale.
Una sorta di Rimini Street Dance, o come si chiamerà, destinata a diventare uno fra i più grandi eventi musicali danzanti itinerante del Mediterraneo. Gli accordi in corso con la Federazione Nazionale Danza Sportiva, ci dicono che è possibile pensare ad un grande evento per lestate 2014. Lidea di Carnival Street Parade, a cui si era pensato nellinverno scorso, è stata unutile suggestione per indicare un punto di arrivo molto più ambizioso e in linea con le aspettative di tutti gli osservatori.
Per questo, di comune accordo fra gli operatori economici e lAmministrazione Comunale, si è pensato di non bruciare una idea così forte nel 2013, senza la programmazione e la promozione necessaria che potesse consentire allevento di arrivare a quei grandi numeri e a quella qualità di cui cè bisogno, ma di rimandarla al 2014. Un modo per rilanciare anche la promozione in occasione delle fiere turistiche internazionali. Si tratta di una scelta ponderata e condivisa con gli operatori privati e le categorie, in presenza di nuove opportunità in via di costruzione con la Federazione Nazionale della Danza Sportiva, che ci mettono nuovamente in cammino per il completamento di un calendario dautore, dove gli autori siamo tutti noi.