Cassonetti smart per i rifiuti elettronici: la rivoluzione parte dallEmilia-Romagna
I cassonetti intelligenti per raccogliere in maniera differenziata i RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, fanno finalmente la loro comparsa a Rimini. Entra infatti nel vivo il progetto sperimentale Life Identis Weee, sostenuto dallUnione Europea e portato avanti dal Gruppo Hera, da Ecolight consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti elettronici, delle pile e degli accumulatori a fine vita - e dalla fondazione spagnola Ecolum.
Liniziativa, partita da Bologna lo scorso maggio e che nel complesso ha già permesso di raccogliere 8 tonnellate di RAEE, ha interessato nel corso di questi mesi altri comuni dellEmilia Romagna, tra cui Ravenna e Ferrara. Attivato ad agosto anche in Spagna, il progetto prevede proprio a Rimini lultima tappa italiana.
Lobiettivo è raddoppiare la raccolta di materiali come cellulari, lampadine, giocattoli elettronici, tv, elettrodomestici, che hanno un impatto ambientale notevole e contengono materiali preziosi (come, ad esempio, ferro, alluminio, vetro, tungsteno, palladio, ecc.) che si possono recuperare e riutilizzare. Inoltre, i materiali saranno tracciabili, in modo da controllare e seguire il corretto smaltimento dei RAEE. I nuovi contenitori hi-tech, unici in Europa, a Rimini si apriranno utilizzando la propria tessera sanitaria oppure il codice a barre stampato sulla bolletta rifiuti (TIA) 2012.
Questi obiettivi sono quelli contenuti nella recente direttiva Ue sui RAEE che, in sostanza, Identis Weee anticipa in Emilia-Romagna, in attesa del suo recepimento a livello nazionale. Il progetto vale circa 3 milioni e mezzo di euro, di cui il 50% sostenuto dallUnione Europea e il restante dalla multiutility e dagli altri partner.
A Rimini i contenitori sono allIKEA
Si tratta di contenitori nei quali qualsiasi cittadino può conferire rifiuti elettronici usando semplicemente la propria tessera sanitaria oppure il codice a barre stampato sulla bolletta rifiuti 2012.
A partire dal 24 settembre allesterno di IKEA Rimini saranno presenti sia i contenitori più piccoli (RaeeShop), che accolgono piccoli RAEE come radio, rasoi, frullatori, orologi, cellulari, trapani, tastiere, sia il RaeeParking. Questultimo è un contenitore più grande, realizzato sotto la supervisione del consorzio Ecolight e che potrà accogliere televisori, monitor, aspirapolvere, neon e altri piccoli elettrodomestici.
Accanto ad ogni contenitore è prevista la possibilità di conferire a parte batterie e pile: i RAEE che si inseriscono nel nuovo cassonetto devono essere privi di tali componenti.
I contenitori resteranno nel punto vendita fino al 22 novembre 2013.
Benefit per i cittadini più virtuosi
Nel 2012 sono stati raccolti in Italia circa 240 mila tonnellate di RAEE, di cui circa 23 mila tonnellate nella Regione Emilia Romagna (1.563 tonnellate nella sola provincia di Rimini). Tanta collaborazione sarà premiata: a quei cittadini che avranno partecipato più attivamente al progetto saranno riconosciuti benefit in buoni dacquisto da spendere nei principali supermercati e ipermercati. Maggiori informazioni sono disponibili su www.rifiutielettronici.com
Il recupero dei rifiuti elettronici: fa bene allambiente e combatte lexport illegale
La cosiddetta e-waste, la spazzatura elettronica, è in aumento in tutto il mondo, vista la rapidità con cui la tecnologia si aggiorna. Il rischio, oltre allimmissione nellambiente di materiali pericolosi per la salute e per il pianeta, è il diffondersi di pratiche di smaltimento illegale. Quelle contenute nei RAEE, infatti, sono materie prime preziose che possono essere riutilizzate nei cicli produttivi. Secondo dati recenti dellUnep (il programma per l'ambiente dell'Onu), nel mondo si producono 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici allanno e solo il 10% di questi viene riciclato. Nella sola Ue, nonostante una legislazione avanzata, si stima che ben il 75% dei rifiuti elettronici europei (8 milioni di tonnellate l'anno), sia esportato illegalmente verso i paesi in via di sviluppo come la Cina o nazioni africane, dove la normativa è più blanda e l'attenzione per l'ambiente e la salute meno forte. Progetti come quello di Identis Weee (la cui dicitura ufficiale è PROGETTO LIFE+ "IDENTIS WEEE" LIFE10 ENV/IT/393) permettono la tracciabilità dellintero ciclo di vita di queste apparecchiature, proprio per impedirne la dispersione nellambiente e monitorarne il corretto smaltimento.